tag:blogger.com,1999:blog-44989886958389019162024-03-14T11:30:59.886+01:00L'angolo di ValgioSalve, sono Gianluigi Valgimigli, poeta, scrittore, illustratore e musicista originario di Faenza, e in questo blog parlo a ruota libera degli argomenti che più mi appassionano; per maggiori informazioni, visitate il mio sito internet ufficiale: www.gianluigivalgimigli.it /
© Gianluigi Valgimigli, tutti i diritti riservati; la riproduzione non autorizzata del materiale presente in questo blog, è da ritenersi illegale e perseguibile dalla legge. Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.comBlogger27125tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-24168229495869963852018-05-30T14:15:00.000+02:002018-05-30T21:01:40.791+02:00GOFFREDO "FRED" MARIANI: chi era costui? Intervista a Sebastian Mariani, nipote della voce originale di "Romagna mia"<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Goffredo, detto “Fred”, Mariani, è stato
il primo a cantare “Romagna mia” su disco, nel 1954, ma, nonostante la canzone
sia considerata una delle più famose e conosciute ballate folk in lingua
italiana di sempre, nulla si sa, se non il nome, di questa fantomatica prima
voce; nell’articolo che segue, avrete modo di leggere un’interessante
intervista a Sebastian Mariani, nipote di Goffredo, unico parente ancora in
vita a portare il suo cognome. Questa è la prima volta in assoluto che qualcuno
dedica un articolo allo sconosciuto Fred, perciò leggetelo con attenzione! L’intervista
si è svolta sabato 26 maggio 2018, alle ore 21, a casa di Sebastian e Nadia,
sua madre, che ringrazio immensamente per aver fatto da supporto al figlio,
aiutandolo a ricordare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Cosa
provi nel sapere che tuo nonno è la voce originale di “Romagna mia”?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Mi sento fiero del fatto che mio nonno
abbia prestato la sua voce, contribuendo in questo modo alla registrazione del
brano: è una cosa che ti fa sentire orgoglioso! Diciamo poi che, il sentire la
sua voce nella canzone, mi dà l’impressione di sapere qualcosa in più su di
lui, mi fa sentire vicino a lui.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Hai
qualche ricordo di tuo nonno, qualche interessante aneddoto da raccontare,
l’hai mai conosciuto?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">No, non l’ho mai conosciuto, mai visto
di persona, solo in foto; dovrebbe essere morto nel 1986 o nel 1987 per un
tumore, ed è sepolto a Meldola, nella tomba di famiglia. Vedi, la questione è
delicata, ci sono stati tanti litigi di mezzo… è un discorso privato in
famiglia, mio babbo non ne ha mai parlato molto, non ha mai voluto dire troppo.
Quel poco che so riguardo a lui, è quello che mio babbo ha raccontato a mia
mamma, o quello che hanno detto anche i miei zii.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Sono
cose che si possono dire, o devono rimanere private?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Mah… era un gran giocatore d’azzardo, si
è giocato tutti i soldi. Ha avuto in tutto tre figli: Mauro, mio padre, e,
con un’altra donna, due figli, Maurizio e Andrea; in generale, posso
dirti che non è mai stato un gran padre… Forse sarà anche stato un bravo cantante,
ma come padre era decisamente poco presente: oggi non viene ricordato con
grande affetto e i due figli rimasti (mio babbo è venuto a mancare anni fa), hanno
il cognome della madre, Gina, non il suo. Diciamo che, con questo problema del gioco d’azzardo, si era indebitato un po’ troppo… Ricordo inoltre
che aveva un fratello, era un prete, ed esercitava a Ricò, dopo Meldola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">So
che tempo fa, per il cinquantesimo di “Romagna mia”, andasti a ritirare un
riconoscimento dalla famiglia Casadei a tuo nonno: vuoi parlarmene
dettagliatamente?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Beh, la famiglia Casadei ha deciso di
darmi una targa. Tutto è partito da Arte Tamburini – morta nel dicembre 2017; nella
registrazione originale di Romagna mia era la seconda voce [N.d.R.] –, la quale
ha fatto una ricerca aiutata dal sindaco di Forlì, suo amico, e, probabilmente,
tramite l’ufficio anagrafe hanno rintracciato l’unico figlio che portasse il
cognome Mariani; a questo punto, hanno contattato me e mia madre, e noi abbiamo
risposto che ormai mio padre se ne era andato per un tumore, però le abbiamo
anche detto che Goffredo aveva altri due figli, e a quel punto lei ha risposto:
“Va bene, se li volete invitare, fatelo pure”, ma poi, solo Andrea, il quale
voleva ritirare la targa con me, ha accettato l’invito, anche se, durante la
premiazione, non era presente sul palco, perché arrivò in ritardo. Quindi ero
da solo lassù, con gli occhi di tutti puntati addosso; anch’io potevo scegliere
se presentarmi o meno, ma ho deciso di accettare e la cosa mi ha fatto molto
piacere. È stato nel 2004, avevo 13 anni. Non è stato male stare sopra a un
palco, sotto i riflettori; forse è anche un po’ imbarazzante, ma non è male, è
una cosa unica, mi sono sentito euforico… un po’ anche timido, a dirla tutta, perché
sai, davanti a tante persone, ripreso dalle telecamere… C’era abbastanza gente
e mi hanno pure messo in tv, sul canale 9, dopo una settimana: ricordo che
all’epoca registrai l’intera trasmissione su VHS. La manifestazione, in tutto,
è durata 2/3 ore, hanno chiamato tutti quelli che hanno lavorato con Secondo
Casadei e hanno fatto anche molta musica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Hai
mai ascoltato la versione originale di “Romagna mia”, quella del ‘54? Se sì,
cosa ne pensi dell’interpretazione di tuo nonno?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Certo, possiedo un cd in cui è presente,
regalatomi l’anno scorso da Riccarda Casadei, la figlia di Secondo. Per me ha
cantato bene, è stata una bella interpretazione passionale, in linea con i
tempi, sincera e spontanea. Quando hanno fatto l’incisione, mio padre,
all’epoca bambino, era presente, e disse che si tenne in una chiesa sconsacrata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Qual
è la versione di “Romagna mia” che preferisci? L’originale del nonno o le
successive?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Allora, comincio dicendo che questo è un
genere di musica che ascolto di rado, quindi forse non possiedo le giuste
conoscenze per valutare le varie versioni; diciamo che, quando ascolto quella
di mio nonno, mi viene più nostalgia, perché c’è di mezzo l’interpretazione di
un mio parente stretto, quindi, emotivamente parlando, la prima è quella che mi
trasmette di più, che preferisco. È cantata con molto trasporto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Tuo
nonno è stato il primo a cantare la canzone romagnola più famosa di sempre,
l’inno nel mondo della nostra terra, ma, paradossalmente, è pressoché
sconosciuto: hai intenzione di fare qualcosa per farlo conoscere di più, ricordare
in futuro?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Lo vorrei molto, mi piacerebbe, ma non
credo di poter fare troppo. Sapendo che sono così tanti ad ascoltare queste
musiche, che si appassionano e vorrebbero studiare meglio il mondo della musica
romagnola, avrei il desiderio di poter fornire qualche informazione aggiuntiva,
ma purtroppo, più di ciò che ho detto, non so… Mi viene una gran rabbia se
penso che tutti conoscono “Romagna mia”, tutti la cantano, ma nessuno sa che è
stato mio nonno a interpretarla su disco per la prima volta; anzi, nessuno sa
chi fosse mio nonno e l’importanza che ha avuto per la musica romagnola. Mi dà
un senso d’insoddisfazione… Cavoli, una canzone così famosa, e non c’è in giro
nessuna informazione, manco un cenno biografico, un po’ di background, sul suo
primo interprete! Si conosce solo il nome e basta. Le incisioni con la sua
voce, sono più di una, non ha cantato solo “Romagna mia” per Casadei; in più,
all’epoca, mise anche su un complessino, di cui però non so il nome… non so nemmeno
se abbiano mai registrato qualcosa, tutto ormai è andato perduto… Un vero
peccato! Poi, bisogna anche dire che è stato un caso, o il destino, che fosse
proprio mio nonno a cantare “Romagna mia”, perché venne chiamato all’ultimo per
sostituire il cantante dell’orchestra, che si era ammalato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Bene,
Sebastian, direi che è tutto: ti ringrazio immensamente per il tempo
concessomi!<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 12.0pt;">E io ringrazio molto te, per essere
interessato a parlare pubblicamente su internet, per la prima volta, di mio
nonno; spero proprio che articoli come il tuo, riaccendano l’interesse nei
confronti della cosa. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt9Y8hA8sBmYPOr7UlUGv_ZlGVHITlzWu1RmacY4_3RMrPIH5ZWguBXXb1pdiQsu9oX-avOP6IRFES5ycG1tX8MLbP7bPfvcmWmOPCIK0YAdY4DgLCxfUpvuNRD89k4CSkm5mG0YhhgaNz/s1600/sebastian+con+foto++di+fred.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt9Y8hA8sBmYPOr7UlUGv_ZlGVHITlzWu1RmacY4_3RMrPIH5ZWguBXXb1pdiQsu9oX-avOP6IRFES5ycG1tX8MLbP7bPfvcmWmOPCIK0YAdY4DgLCxfUpvuNRD89k4CSkm5mG0YhhgaNz/s320/sebastian+con+foto++di+fred.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>Sebastian Mariani con alcune foto di nonno Goffredo</b></u></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b><br /></b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHIgU62WCRfnA-YnIm01wdF2xm3LY6qVsyns1VyEoA4AqbXQlpHAYUzo7Mr3W9pslHx58mJIauLa2sdRo6q22XfmdJq7t_GyYvr3cbpimW4hki-kyIomzgQksUC4EraVS43dsc8EgEbnWE/s1600/Fred+Mariani.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHIgU62WCRfnA-YnIm01wdF2xm3LY6qVsyns1VyEoA4AqbXQlpHAYUzo7Mr3W9pslHx58mJIauLa2sdRo6q22XfmdJq7t_GyYvr3cbpimW4hki-kyIomzgQksUC4EraVS43dsc8EgEbnWE/s320/Fred+Mariani.JPG" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>Goffredo "Fred" Mariani</b></u></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-61517273012093244392018-05-27T20:09:00.000+02:002018-10-12T13:20:53.518+02:00SECONDO CASADEI: uno dei massimi compositori di musica da ballo del ‘900<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<b>INTRODUZIONE</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
Qui lo dico e lo ribadisco,
quindi statemi bene a sentire: Secondo Casadei è uno dei massimi compositori di
musica da ballo del ‘900; se non fosse stato troppo identificato con la musica
romagnola, genere al quale ha permesso di raggiungere la sua più alta
espressione, oggi, secondo il parer comune (secondo il sottoscritto è già
così), siederebbe al fianco degli Strauss nell’olimpo dei grandi autori di
musica da ballo d’ogni tempo… ma se non fosse stato troppo identificato con la
musica romagnola, non sarebbe più Secondo Casadei – Scaund, per noi compaesani
–, e quindi, in fondo, va benissimo così, anche perché è quello che lui ha
sempre voluto e, ovunque sia, sicuramente sarà molto contento. Secondo Casadei,
attraverso le note, ha raccontato la sua Romagna in oltre quarant’anni di
onorata carriera, scrivendo melodie ricche di passione, amore, tormento, gioia
e sofferenza, sempre con grande sensibilità artistica e sincero trasporto; le
sue non sono semplici composizioni musicali, ma veri e propri poemi in musica
che, utilizzando le note al posto delle parole (ma anche quest’ultime, nel caso
delle canzoni), descrivono perfettamente la sua terra tanto adorata,
catturandone immagini e sapori come nessuno prima di lui era riuscito a fare e
come nessuno, dopo di lui, sarebbe mai più riuscito a fare. Un’opera d’arte
come il valzer (assieme al tango, tipo di ballo a cui appartengono i suoi
massimi capolavori) “Dolore”, dedicato alla morte del padre, non è solo la
perfetta fotografia di un’epoca (la Romagna ai tempi di guerra), ma la
confessione di un uomo tormentato e incerto sul futuro, un pianto straziante
per una terra che sanguina, mentre bellissimi valzer come “Non c’è pace tra gli
ulivi” o “Rumagna a premavera”, sono le migliori e più vivide istantanee che si
possa scattare al paesaggio romagnolo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<b>BIOGRAFIA</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
Nato Aurelio nel 1906, a
Sant’Angelo, una piccola frazione del paesino di Gatteo, fu il secondo (da qui
l’altro nome) figlio dei coniugi Casadei (il primo aveva trovato, appena nato,
l’eterno riposo tra le scheletriche braccia di Signora Morte); in seguito, i
genitori gli diedero un fratello e una sorella. Fin da piccolo si appassionò
alla musica romagnola, scappando di casa per assistere ai concerti serali delle
orchestre che suonavano nei fienili e nelle aie circostanti, rimanendo
soprattutto folgorato dalla storica Orchestra Zaclèn (all’epoca, la migliore in
assoluto), diretta dal leggendario Maestro Carlo Brighi, il padre della musica
romagnola moderna e inventore delle moderne Balere (aprì la prima a Bellaria,
nel 1910), al quale poi sarebbe succeduto il figlio Emilio nel 1915, anno della
sua morte. Qualche anno dopo, con immenso dispiacere del padre, che lo voleva
sarto come lui, riuscì a convincere la famiglia ad assecondare le sue passioni
musicali: all’età di tredici anni, gli venne quindi regalato un violino e
cominciò a prendere lezioni di musica (con immensa perplessità dell'insegnante, che lo riteneva troppo grande per imparare il violino; poi, notandone le capacità, si ricredette). Le prime esperienze musicali in
pubblico, lo vedono esibirsi, accompagnato dal banjo a 6 corde del fratello
Dino, per le strade del paese e, su invito, alle feste organizzate dai
contadini del circondario. Notato da Emilio Brighi, esordì giovanissimo come
secondo violino nella sua orchestra, ottenendo grandi consensi da parte del
pubblico, grazie soprattutto al carattere gioioso, alla grande carica giovanile
e alla sua virtuosistica versione della “Mazurka di Migliavacca”. Gli anni
giovanili, sono pieni di avventure e hanno consegnato alla storia della Romagna
tanti aneddoti, ancora oggi raccontati dai vecchi, il più famoso dei quali è
sicuramente il pestaggio che subì da parte dei fascisti, per colpa del
fratello, noto oppositore. Nel 1927, dopo aver già composto la sua opera prima,
ovvero “Cucù” (il motivo gli fu ispirato dal verso di un cuculo appollaiato su
un albero, udito una notte, mentre rincasava da un concerto, in biciletta; il
brano piacque molto al Maestro Emilio, il quale lo inserì in repertorio) decise
che era venuto il momento di mettersi in proprio, e creò una prima versione
della storica Orchestra Casadei, la più longeva e importante orchestra di
musica romagnola di tutti i tempi, che avrebbe poi trovato una forma definitiva
l’anno seguente; la grande intuizione fu quella di inserire la batteria
(all’epoca, in Romagna, chiamata “E Jazz”) e il sax – in alcuni brani, inserì
anche il banjo a 6 corde e la steel guitar, la tipica chitarra hawaiana
inventata da Joseph Kekuku (quest’ultima si può sentire nella prima versione di
“Tramonto”, in cui è anche strumento solista) –, così come Brighi, a suo tempo,
aveva inserito il clarinetto in do (e aveva avuto l’intuizione di accelerarne i
tempi e dargli parti solistiche) e sostituito il terzo violino con la chitarra.
Secondo Casadei è sempre stato un grande ascoltatore, attentissimo a tutte le
nuove sonorità che gli nascevano attorno (ogni tanto, si recava al mare per
assistere alle esibizioni in spiaggia dei complessi di musica pop del periodo,
i quali lo istruivano sulle nuove scoperte in campo musicale), e questo
traspare palesemente dalle incisioni del primo periodo, decisamente molto
sperimentale, in cui il nostro componeva sotto l’influenza del jazz americano,
della musica spagnola, hawaiana, pop, ecc… Il primo importante concerto con
l’Orchestra Casadei, si tenne nell’appena nata località marittima di Gatteo a
Mare, nel 1928; il grande successo ottenuto, gli permise, in breve tempo, di
entrare in sala d’incisione a registrare la sua musica: uscirono così i primi
dischi, i quali contenevano brani come il valzer "Cucù", "Fitinj" (rispettivamente, lato A e B del primo disco) o "Nuvolari" (una
delle primissime canzoni, scritta in un pomeriggio passato all’autodromo, sulla
carta unta che avvolgeva un panino, assieme a Primo Lucchi, il suo
sassofonista, e dedicata al grande pilota Tazio Nuvolari). La formazione
iniziò a farsi un nome (durante una sfida tra orchestre, riuscì addirittura a
prevalere sull’inattaccabile Orchestra Zaclèn) e importanti ingaggi
cominciarono ad arrivare: perfino la sera del suo matrimonio con l’amata Maria,
abbandonò il banchetto nuziale per precipitarsi in un locale! Nel 1932, con
Burdèla Avéra”, decise di mettere in musica il suo dialetto: nacque così la
canzone romagnola. La sua ascesa ebbe un primo, momentaneo, arresto, quando un
camion uscito fuori strada, lo investì poco prima di un concerto, nei pressi
del locale in cui avrebbe dovuto suonare, mentre il secondo (ed ultimo, fino alla
fine dei suoi giorni), fu causato dalla seconda guerra mondiale, periodo nel
quale il Duce (che tra l’altro una sera di qualche anno prima aveva addirittura
ballato durante un suo concerto, facendogli i complimenti) aveva proibito le esibizioni musicali; in
questi durissimi anni di sconforto (in cui perse anche i genitori), fu
costretto a cambiare mestiere, ma continuò a comporre musica, scrivendo alcuni
dei suoi massimi capolavori. Finita la guerra, ricominciò a suonare, ma gli
americani avevano importato in Italia la moda del boogie, e i nuovi giovani
fischiavano i suoi valzer: imperterrito, Secondo non si diede per vinto e,
grazie a nuove e frizzanti composizioni (come le polke della serie “Atomica”)
riuscì ad imporsi nuovamente sulla folla americanizzata; da questo episodio, nacque
il famoso titolo di “Uomo che sconfisse il boogie”. La seconda metà degli anni
‘50, trascorse all’insegna del successone di “Romagna Mia” (1954, cantata da
Fred Mariani e Arte Tamburini, quest’ultima la prima donna cantante fissa in
un’orchestra romagnola; il brano fu composto intorno al 1952 con il titolo di
“Casetta mia” e dedicato alla villetta di Gatteo a Mare, in cui fu anche
scritto; il cambiamento del nome e, di conseguenza, del ritornello, fu un’idea
del produttore, avuta in sala d’incisione – una chiesa sconsacrata –, il quale, rivolgendosi al Maestro,
gli disse: “Casadei, ma lei che è romagnolo, perché non mette Romagna al posto
di Casetta?”), grazie a Radio Capodistria, che la passava continuamente.
Durante gli anni ‘60, la fama di Casadei e della sua orchestra, raggiunse
l’apice, con apparizioni televisive e frequentissime esibizioni in giro per
l’Italia e anche all’estero. Nel 1971, a Forlimpopoli, il grande Maestro si
spense: la Romagna perdeva il suo più grande cantore. Ammalato da tempo, Secondo
rifiutò le cure e le sedute di dialisi per dedicarsi alla sua amata musica e
alla sua gente, il popolo della Romagna. Riposa al cimitero di Savignano sul
Rubicone.</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<b>CARRIERA</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
Analizzando la carriera di questo
grandissimo musicista, ho deciso di dividerla in tre ideali periodi:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b>1) <u>Periodo giovanile
(1927/1928 – circa fine anni '30)</u>:</b> Lasciando perdere l’esordio all’insegna di
Brighi, se ipoteticamente facciamo coincidere l’inizio di questo periodo con
l’avvento sulle scene dell’Orchestra Casadei e con l’esordio discografico,
possiamo notare come gli anni della gioventù musicale del Maestro, siano
improntati alla sperimentazione e alla ricerca di un sound forse non ancora
propriamente definito; Secondo attinge a piene mani da quelli che sono i generi
popolari che sente attorno a sé, interpreta un pezzo ora jazzato, ora
spagnoleggiante, incide un brano con strumenti hawaiani, in uno ci infila la
tromba, in un altro ci piazza il banjo, come da tradizione delle vecchie
orchestre americane… E accanto a questi esperimenti, dal sapore decisamente più
urbano o esotico, affianca i tradizionali balli alla Brighi, quei valzeroni dal
richiamo viennese, le mazurche campagnole, come a ricordarci che, comunque,
tutto nasce da lì; è sicuramente un periodo molto affascinante, in cui già saltano
fuori i primi capolavori (e i brani seminali per il successivo sviluppo del
genere, non si contano sulle dita delle mani), e che spesso rivela più di una
sorpresa dietro l’angolo (è molto divertente ascoltare le differenti soluzioni
impiegate per arrangiare un brano, nonostante tutto sia ancora molto istintivo
e, a volte, un po’ grezzo). Molte composizioni sono frutto di collaborazioni
(alcune completamente scritte da altri) e, in generale, trasudano di una carica
giovanile che le porta ad essere, a volte, addirittura sfrontate (il testo di
Burdèla Avéra, con il palese doppio senso sessuale finale, è storia!);
l’approccio caciarone, aggressivo, passionale e istintivo dei musicisti, tipico
delle jazz band, dona alle registrazioni quel qualcosa in più, trasformando
quei pezzi in autentiche chicche, e rendendo le imprecisioni affascinanti, in
quanto parte integrante di quel modo di interpretare la musica. L’intuizione
delle canzoni in dialetto romagnolo fu poi assolutamente geniale e, in
generale, ciò che ho sempre apprezzato molto di questo periodo è la
riuscitissima fusione di urbanità e campagna udibile in molti pezzi, alcuni dei
quali mescolano, alla perfezione, jazz americano e musica da ballo romagnola.
Ai classici balli della mia terra, affianca quelli d’importazione americana,
come il fox-trot, il one-step o il two-step; è sicuramente la parte di carriera
in cui vengono abbracciati più generi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b>2) <u>Periodo del “Dolore”
(inizio anni '40 – circa primi anni '50)</u>:</b> Secondo il parere di chi scrive,
questo è il periodo migliore in assoluto, dal punto di vista compositivo, del
Maestro e, guarda caso, coincide col periodo più buio e triste della sua vita
(che a me piace chiamare “del Dolore”), come a ricordarci che è quando si sta
male, che si producono le cose migliori, perché è il “mal di vivere” che tira
fuori il meglio da un artista (e in questi anni, di grande povertà, Secondo
vide togliersi ciò che lo rendeva più felice in assoluto: la possibilità di
suonare la sua musica, di esibirsi dal vivo). Qui, in piena guerra, inizia la maturità
di Casadei, il giovane scapestrato si placa, comincia a farsi uomo, e aumentano
di molto le composizioni esclusivamente sue (tanto da ribaltare le carte in
tavola e rendere eccezioni le collaborazioni o le reinterpretazioni di pezzi
altrui), le quali si fanno più meditate, più mirate, più raffinate, più
definite e, a tratti, contemplative; gli arrangiamenti si fanno più maturi,
meno istintivi (molto spesso lodevoli) e si comincia, inoltre, a definire e
ufficializzare il sound, la struttura dei brani, la strumentazione e la
formazione dell’Orchestra e, di conseguenza, volgono al termine le
sperimentazioni dell’esordio. Le melodie più belle vengono scritte in questo
periodo: “A mamma” (dedicata alla morte della madre), “Riccarda”, “Giampiero”
(queste ultime due dedicate alla nascita dei figli; Riccarda fu l’unica nota
positiva di questo periodo, l’unico spiraglio di luce; Giampiero era nato
qualche anno prima) e, su tutte, troneggia quell’opera d’arte che è “Dolore”,
uno dei valzer più belli e più perfetti che abbia mai sentito, il mio preferito
in assoluto. Finita la guerra, gli ultimi anni del periodo lo vedono lottare
contro le sonorità americane per riconquistare il suo popolo, e pure da questa
brutta esperienza nasceranno tante lacrime, ma, soprattutto, grandi cose.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b>3) <u>Periodo del grande successo
commerciale (seconda metà degli anni ‘50 – 1971, anno della morte)</u>: </b>Questo
periodo ha inizio, ovviamente, col successone di “Romagna mia” e la riconquista
del popolo romagnolo che, al ritmo del valzer “Il liberatore”, torna a danzare
la musica romagnola, scordando la parentesi americana; è un periodo all’insegna
del divertimento e del sorriso, ricco di soddisfazioni, riconoscimenti e
grandissimi successi. Secondo è famosissimo, l’Orchestra Casadei è sinonimo di
musica da ballo in buona parte dell’Italia e gli anni bui sono finiti per
sempre. Il sound e la formazione vengono ufficialmente definiti, e cominciano a
porsi le basi per la nascita del fenomeno liscio. La Romagna sta cambiando, il
progresso la sta pian piano trasformando in una delle mete turistiche più
ambite nel periodo delle vacanze estive, e ovunque spuntano alberghi, negozi e
strutture d’accoglienza per turisti; la musica che Secondo propone in questo
periodo, è la perfetta colonna sonora di questo cambiamento. Brani come “Cattolica (Sabbiadargento)”, “Riviera romagnola”, “Bellaria-Igea Marina” o
“Ritorna a Rimini” sono composti appositamente per i turisti che, come
cartoline, porteranno i dischi con loro una volta rincasati, per non dimenticare
le spiagge della Romagna; sono gli anni di “Rimini, Cervia, Riccione: ogni
insegna, una canzone!”. È indubbiamente un periodo molto commerciale, in cui
spesso si dà al popolo ciò che il popolo chiede (non ne risente la qualità
media delle melodie, che si attesta comunque quasi sempre su valori alti);
sembrano ormai scordati gli esordi campagnoli, quando si suonava tra la polvere
dei fienili, e il sound di molte delle nuove composizioni richiama quasi
esclusivamente un ambiente urbano in continua crescita, in cui si cominciano a
bruciare le tappe, tutto procede molto velocemente e in cui, il progresso e il
consumismo, stanno ogni giorno prendendo sempre più piede, e la gente, vogliosa
di spendere e divertirsi, affolla le località turistiche, e si muove sempre più
in fretta, affannosamente, verso l’omologazione, la massificazione. “Romagna
mia”, è il brano che tutti impareranno ad amare e sarà cantata da ogni turista,
sia italiano che straniero, così come si canta uno sguaiato coro da stadio,
storpiandone molto spesso le parole, tanto che oggi quasi nessuno ricorda più
le originali e sono ormai accettate come ufficiali queste storpiature; il
successo di “Romagna mia” è il momento spartiacque nella carriera di Secondo
Casadei e nella storia della musica romagnola tutta: nella sua prima versione,
la migliore, quella cantata con grande trasporto e passione da Goffredo, detto Fred, Mariani
(con Arte Tamburini come seconda voce; Mariani, che fu bravissimo, venne
chiamato all’improvviso per sostituire il cantante ufficiale dell’orchestra, il
quale si era ammalato), non era differente come struttura dalle canzoni del
periodo precedente (anzi, era in tutto e per tutto un classico brano alla
Casadei); saranno il successo e le versioni successive a cambiarla per sempre,
a trasformarla e a renderla quella che, spiritualmente, può essere considerata
l’ultima canzone del vecchio Secondo Casadei e, contemporaneamente, la prima
del nuovo, o almeno quella che imposterà lo standard; allo stesso modo, è sia
l’ultima canzone della vecchia musica romagnola e la prima della nuova.
Inoltre, bisogna citare i testi di Raoul – il suo inserimento nell’orchestra,
nei primi anni ’60, sarà uno dei principali motivi del cambiamento –, i quali,
grazie al suo approccio più giovanile, porteranno alcune innovazioni, come
l’inserimento di parole inglesi (“Riccione by night”), o l’introduzione di
argomenti più vicini al mondo dei giovani dell’epoca (“La droga”). Sempre a
causa sua, la struttura dei brani cambierà e, perdendo il solito lungo intro
che ripeteva l’intera melodia del pezzo (in alcuni casi viene addirittura
eliminato: celebre l’aneddoto legato a “La mia gente”, cui testo rappresenta la
miglior produzione di Raoul, che vide scoppiare un litigio tra zio Secondo e il
nipote, il quale ebbe la felice intuizione di iniziare la canzone direttamente
con l’attacco del cantante, cosa impensabile per il Maestro, che poi si
ricredette), diventano vere e proprie canzoni pop, in alcuni casi pure con
testi più impegnati, dal piglio cantautorale (vedi “Il passatore” o “Il
liberatore”). <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>GALLERIA</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Di seguito, qualche foto scattata da me di alcuni luoghi importanti legati al Maestro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>La casa natale, a Sant'Angelo di Gatteo</b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGQcAuOmPd-yf-YUp8BijZ0UOjB4ELrQALc4pbdbPFN4B5LGORflgNvrwIwbQSq4FYfRWY-vG99FgflKj69Jz2CAUzO43jqAbrI6geJl5eYW0MXOmDr9ET7xpdYSG20z0XWui7-upKIbML/s1600/Casa+natale+di+Secondo+Casadei.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="614" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGQcAuOmPd-yf-YUp8BijZ0UOjB4ELrQALc4pbdbPFN4B5LGORflgNvrwIwbQSq4FYfRWY-vG99FgflKj69Jz2CAUzO43jqAbrI6geJl5eYW0MXOmDr9ET7xpdYSG20z0XWui7-upKIbML/s320/Casa+natale+di+Secondo+Casadei.JPG" width="191" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b><br /></b></u></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>La casa di Gatteo a mare in cui fu composta, e a cui fu dedicata, "Romagna mia" (in originale, "Casetta mia")</b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRQjBAD0rC6iOsbujjbbvF5DqjXc6PQ_2R-1JbF8iPgA4tS6WRcUBbMK_F45JNXeK_ulsXdaMHQs1f1HGPNjvO-wIOgiy93bgJgP302sjU6qQs5RuNgV5v7prndeMCo_B9kDkSEaA5MeKW/s1600/Casa+a+Gatteo+a+Mare%252C+a+cui+%25C3%25A8+dedicata+Casetta+Mia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="614" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRQjBAD0rC6iOsbujjbbvF5DqjXc6PQ_2R-1JbF8iPgA4tS6WRcUBbMK_F45JNXeK_ulsXdaMHQs1f1HGPNjvO-wIOgiy93bgJgP302sjU6qQs5RuNgV5v7prndeMCo_B9kDkSEaA5MeKW/s320/Casa+a+Gatteo+a+Mare%252C+a+cui+%25C3%25A8+dedicata+Casetta+Mia.JPG" width="191" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b><br /></b></u></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>La tomba del Maestro, a Savignano sul Rubicone</b></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNDBpKhOGsLRfQmlAt_1p7q5FQhLvd3lA7F6Tni_7VRig4kEI1-HvAbR6rGhdxa1Ww7BSYo8830ukHC2nG_0ZuaD1_VZ0XbPJTyqrhBfLt9zF3nGuvjM58gLo32F0fsK7_mYDy4-7IqUPO/s1600/Tomba%252C+Savignano+sul+Rubicone.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="614" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNDBpKhOGsLRfQmlAt_1p7q5FQhLvd3lA7F6Tni_7VRig4kEI1-HvAbR6rGhdxa1Ww7BSYo8830ukHC2nG_0ZuaD1_VZ0XbPJTyqrhBfLt9zF3nGuvjM58gLo32F0fsK7_mYDy4-7IqUPO/s320/Tomba%252C+Savignano+sul+Rubicone.JPG" width="191" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b><br /></b></u></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>Luogo in cui sorgeva l'osteria "é cambaròun" di Carléin d'Ambrus, a Sant'Angelo di Gatteo, dove il piccolo Secondo si recava ad ascoltare le orchestre</u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>Foto degli uffici della "Casadei Sonora", a Savignano sul Rubicone</u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOvYKNJkHzO9CrVVNSkBTbpxk187BW9k73ytKZeKpv6DJkYr_XssWxtIEhqi6Mcv9rzxZItgYLKMSYl5rZG_D2Gzpyj_lgdQD3pvqv9ScO9-qqHAv-gg6FTmsshIWVe50CyKP_tlIf1b0d/s1600/uffici+casadei+sonora+6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOvYKNJkHzO9CrVVNSkBTbpxk187BW9k73ytKZeKpv6DJkYr_XssWxtIEhqi6Mcv9rzxZItgYLKMSYl5rZG_D2Gzpyj_lgdQD3pvqv9ScO9-qqHAv-gg6FTmsshIWVe50CyKP_tlIf1b0d/s320/uffici+casadei+sonora+6.JPG" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjg6i_xX7wA0SPpcF4kXyKZruwy4IN8H_zRz1xlzhD5LizqJyEdLXEaMe_A2S4IBJx2cvuZZH4b68yKUmP6VPvPCdljnarUADZxGhMOOqDmyUo5LjDTfj72eg647hlQk6GTdnIwr4egcL/s1600/uffici+casadei+sonora+7.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjg6i_xX7wA0SPpcF4kXyKZruwy4IN8H_zRz1xlzhD5LizqJyEdLXEaMe_A2S4IBJx2cvuZZH4b68yKUmP6VPvPCdljnarUADZxGhMOOqDmyUo5LjDTfj72eg647hlQk6GTdnIwr4egcL/s320/uffici+casadei+sonora+7.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>Io (al centro), con Riccarda (a sinistra) e Lisa (a destra) Casadei, rispettivamente figlia e nipote del Maestro</u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-juB8pToGW0kIsUN6-MZUkaRhHoqdwWNAMlsVG_NEbtlK0hoCAXFfWUB-l9iTmkCErtjAxuAS7dy-EfV-eOdfT1pKaOVeBUBCQp3bnpcESp1rIgMumwe6LpSJHhtClWi1gef__z0s6Lrs/s1600/l%2527autore+del+blog+con+figlia+e+nipote+di+secondo+casadei.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-juB8pToGW0kIsUN6-MZUkaRhHoqdwWNAMlsVG_NEbtlK0hoCAXFfWUB-l9iTmkCErtjAxuAS7dy-EfV-eOdfT1pKaOVeBUBCQp3bnpcESp1rIgMumwe6LpSJHhtClWi1gef__z0s6Lrs/s320/l%2527autore+del+blog+con+figlia+e+nipote+di+secondo+casadei.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>Sebastian Mariani (al centro), nipote di Goffredo "Fred" Mariani, voce originale di Romagna mia, con Riccarda e Lisa</u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEQvftVU2-BzLR1w8cnb6c8txDY8Q-c_PgyhMGTkCy2575Pqf9is40oAIqObF1ttBulFSdPzzJPLaszwKzekf6m2fefSTaCNDufxy7ALazUK-fqE5HxR5AW3oSGDvgNCgUtHuf0Zac6KHb/s1600/sebastian+mariani%252C+nipote+di+fred+mariani.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEQvftVU2-BzLR1w8cnb6c8txDY8Q-c_PgyhMGTkCy2575Pqf9is40oAIqObF1ttBulFSdPzzJPLaszwKzekf6m2fefSTaCNDufxy7ALazUK-fqE5HxR5AW3oSGDvgNCgUtHuf0Zac6KHb/s320/sebastian+mariani%252C+nipote+di+fred+mariani.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>La tomba del leggendario Maestro Carlo Brighi, detto "Zaclèn" (sita a Forlì, in cui morì nel 1915; era nato nel 1853 a Fiumicino, frazione di Savignano sul Rubicone), fondamentale influenza per la nascita della musica romagnola moderna e per il giovane Secondo</u></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC0iqjFHxzlhQH-9cfcX6rGw6BE2q6nWCokZDdvWSIq9PBPE4tsgAsV4hIczCWxqw6a9-HVFQuV2Baq291NbavQmP3CgYj1TN7EBtuLvIlN0DqdM-4epmRJQHlp5AFBavgMyaaZGiyPZM6/s1600/20160723_164918.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="614" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC0iqjFHxzlhQH-9cfcX6rGw6BE2q6nWCokZDdvWSIq9PBPE4tsgAsV4hIczCWxqw6a9-HVFQuV2Baq291NbavQmP3CgYj1TN7EBtuLvIlN0DqdM-4epmRJQHlp5AFBavgMyaaZGiyPZM6/s320/20160723_164918.JPG" width="191" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-76823376342712699952018-05-22T01:05:00.000+02:002018-05-22T12:46:39.967+02:00RECENSIONE FUMETTO – La nuova isola del tesoro, di Osamu Tezuka<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Era da tanto, troppo tempo che
desideravo avere quest’opera tradotta nel nostro idioma… Da grande appassionato
di Osamu Tezuka – lo considero il mio secondo fumettista preferito in assoluto,
dopo Carl Barks –, nonché collezionista delle sue produzioni, immaginate la mia
reazione quando, in maniera del tutto casuale e quasi distrattamente, mi trovai,
nella monotonia di una sera come tante, ad aprire su YouTube un video di Dario
Moccia (apparso tra i consigliati), dal titolo sì intrigante, ma che di certo mai
avrei potuto pensare nascondesse una simile notizia bomba: lo youtuber,
annunciava la pubblicazione del primo, mitico e immortale manga story
pubblicato dal Maestro per eccellenza del fumetto nipponico; “La nuova isola
del tesoro”, in edizione italiana, era finalmente tra noi! Da maniaco
collezionista del buon Osamushi, ovviamente possedevo già l’opera da svariati
anni, nell’unica edizione arrivata in Europa (quella spagnola, comprata su
Amazon insieme a Metropolis – sempre in versione ispanica –, altra opera
importantissima del Maestro, originariamente uscita in Giappone nel 1949 e,
vergognosamente, ancora inedita in Italia), ma adesso – porca miseria!!! –,
grazie all’impegno di Moccia (che si è fatto un discreto culo per farcelo
avere) avrei potuto finalmente leggerlo in italiano! Qualche giorno dopo,
usciva, ed io ero in prima fila nella mia fumetteria di fiducia per
accaparrarmene una copia. Ora, dopo averlo spolpato per benino, mi trovo qui,
davanti al pc, a recensire questa essenziale opera del passato, questa seminale
colonna portante del manga tutto; bene, cominciamo! Innanzitutto, un po’ di
storia: la pubblicazione originale risale al 1947, ed erano decisamente altri
tempi per il fumetto e l’animazione di stampo nipponico; i manga (parola che
significa “immagine in movimento”) erano soprattutto corti animati, la parola
non era ancora famosa in tutto il mondo come sinonimo di “fumetto alla
giapponese”, e i fumetti di successo veri e propri prodotti nel paese del Sol
Levante, erano molto differenti da come sarebbero in seguito diventati (ed
opere come quella in esame, si collocano esattamente alla base del cambiamento): erano
perlopiù un insieme di sketch comici slegati tra loro, non c’era una vera trama
di fondo; la prima opera pubblicata di Tezuka, infatti, rispecchiava proprio ciò
che ho appena detto (trattasi di “Il diario di Ma-chan”, 1946). Per questo
motivo, “La nuova isola del tesoro” è tanto importante: non è soltanto la prima
opera di rilievo del maggiore autore di fumetti che il Giappone abbia mai
prodotto, ma è il vero inizio di tutto, l’inizio della rivoluzione che, in
pochi anni, avrebbe cambiato per sempre la storia della cultura di un intero paese,
generando il fenomeno del manga story; se oggi siamo letteralmente sommersi dai
fumetti giapponesi e possiamo considerarlo un business che mai conoscerà crisi,
se oggi la storia del manga può dire di aver avuto così tanti maestri creatori
di autentici capolavori, se oggi, insomma, leggiamo ciò che leggiamo, dobbiamo
ringraziare soprattutto questo primo, imprescindibile, tassello, che all’epoca
riscosse un immediato successone e vendette più di 400.000 copie in poco tempo.
Ma letto oggi, ora che i tempi sono decisamente cambiati e tanta acqua è
passata sotto i ponti, come ci appare questa “Nuova isola del tesoro”? Ci
troviamo tra le mani un pezzo di archeologia fruibile solo da cultori e
appassionati, oppure l’opera è invecchiata bene e può ancora interessare il
lettore occasionale, ormai da tempo abituato a ben altro? Il mio parere è
questo: letto oggi, “La nuova isola del tesoro” è ancora un ottimo racconto di
avventura per bambini, i quali sicuramente si divertiranno un sacco a scoprirlo,
trovandolo molto semplice e immediato da leggere, molto godibile; il
comprendere i motivi che l’hanno reso così importante (le pionieristiche
inquadrature, la struttura da storyboard, nessun narratore esterno a raccontare
le azioni dei personaggi o lo svolgersi della trama, l’impianto registico delle
vignette), ovviamente è esclusiva del cultore e collezionista, il quale sarà
ripagato dal trovarsi tra le mani un prodotto ottimamente confezionato, nella
sua versione integrale, di 250 tavole, ridisegnata da Tezuka nel 1984 (l’autore
si vergognò di ripubblicare l’originale, stampato malamente, pieno di
imprecisioni nel tratto, modifiche varie da parte dell’editore – sia ai disegni
che al contenuto delle vignette – e monco di ben 60 tavole, per rientrare nel
limite imposto dalla casa editrice) e pubblicata in Giappone come parte
integrante della raccolta di tutte le sue opere e, soprattutto, con la
sfiziosissima aggiunta di due corpose appendici: il diario personale di un
giovane Tezuka diciottenne, che ricopre il periodo 1946-1947, e l’introduzione
che l’autore scrisse negli anni ‘80 per la ripubblicazione dell’opera, in cui
spiega dettagliatamente i motivi che l’hanno spinto a non pubblicare la
versione originale e la decisione di ridisegnare il tutto, cercando di imitare
il più fedelmente possibile lo stile dell’epoca, a volte ricalcando
direttamente l’originale, e grazie alla quale scopriamo molti retroscena
gustosi e anche divertenti, come la necessità di dover improvvisare un nuovo finale
(nella versione del ‘47 fu tagliato e le tavole andarono perdute), per colpa
della memoria ormai offuscata.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
VOTO: 8<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
Un’opera che ha
fatto scuola e ha cambiato per sempre la storia del fumetto giapponese; oggi,
rimane un ottimo racconto d’avventura per bambini, mentre i cultori ne
apprezzeranno il valore storico e la carica innovativa che ebbe all’epoca.<o:p></o:p></div>
<br />Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-6609400654417585932018-05-21T18:14:00.001+02:002018-05-21T18:14:35.407+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Vernon Dalhart: dalla lirica al country<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Vernon <span class="SpellE">Dalhart</span> fu uno dei primi importanti interpreti di musica <span class="SpellE">country</span> ad ottenere un grandissimo successo in tutta la nazione, vendendo milioni di dischi. La sua versione di “The <span class="SpellE">Wreck</span> <span class="SpellE">of</span> the <span class="SpellE">Old</span> 97” del 1924, storica ballata di G.B. <span class="SpellE">Grayson</span> e Henry <span class="SpellE">Whitter</span><span style="color: red;">{1}</span> ispirata al disastro ferroviario del 27 settembre 1903 (avvenuto nei pressi di <span class="SpellE">Stillhouse</span> <span class="SpellE">Trestle</span>, vicino a <span class="SpellE">Danville</span>, in Virginia; un treno postale in ritardo sulla tabella di marcia, conosciuto come Fast Mail, deragliò a causa dell’eccessiva velocità e cadde da un ponte: nell’incidente morirono undici persone e ne rimasero ferite sette), viene spesso ricordata come la prima registrazione della storia della musica <span class="SpellE">country</span> a raggiungere il milione di copie vendute. La facciata B del disco (che in totale avrebbe venduto ben sette milioni di copie, cifra astronomica per i tempi), ospitava un altro brano destinato a fare la storia del genere: il seminale capolavoro “The <span class="SpellE">Prisoner’s</span> <span class="SpellE">Song</span>”, struggente ballata di grande impatto e influenza nella cultura popolare dell’epoca (la melodia del brano apparve anche, in versione per sola armonica, nello splendido corto animato “The <span class="SpellE">Chain</span> Gang” della serie “Mickey Mouse”, 1930, prima apparizione di Pluto). I sopraccitati brani, diventarono immediatamente dei classici del primo <span class="SpellE">country</span> e i relativi testi, che trattavano storie disperate di morte, amore e incidenti, evocando ambientazioni ferroviarie e carcerarie, influenzarono le tematiche tipiche del genere, diventando standard. Il valore storico di “The <span class="SpellE">Prisoner’s</span> <span class="SpellE">Song</span>”, fu riconosciuto dalla critica con l’inserimento nella “<span class="SpellE">Recording</span> <span class="SpellE">Industry</span> <span class="SpellE">Association</span> <span class="SpellE">of</span> America”, come una delle “canzoni del secolo”, e col ricevimento del “<span class="SpellE">Grammy</span> Hall <span class="SpellE">of</span> Fame Award”. Nato come Marion <span class="SpellE">Try</span> <span class="SpellE">Slaughter</span> a Jefferson, in Texas, il 6 aprile 1883 e morto il 14 settembre del ’48 a <span class="SpellE">Bridgeport</span>, nel Connecticut, per un’insufficienza cardiaca, coniò il suo nome d’arte unendo i nominativi di due città del Texas tra le quali portava il bestiame intorno al 1890: Vernon e <span class="SpellE">Dalhart</span>; nel corso della sua carriera, avrebbe pubblicato le sue registrazioni sotto diversi pseudonimi. Il padre Robert, fu ucciso dal cognato, Bob <span class="SpellE">Castleberry</span>, quando lui aveva dieci anni<span style="color: red;">{2}</span>; circa due o tre anni dopo, si trasferì con la famiglia a Dallas, dove cominciò a studiare canto al conservatorio; suonava già da qualche anno l’armonica e lo scacciapensieri. Nel 1901 sposò <span class="SpellE">Sadie</span> Lee <span class="SpellE">Moore-Livingston</span>, dalla quale ebbe un figlio e una figlia; successivamente, nel 1910, si trasferì a New York, dove trovò impiego in un magazzino di pianoforti e cominciò ad esercitare la professione del cantante, apparendo nelle opere di Puccini “Girl <span class="SpellE">of</span> the Golden West” e “Madama <span class="SpellE">Butterfly</span>” (in quest’ultima, nel ruolo del tenente <span class="SpellE">Pinkerton</span>) e nell’opera comica “<span class="SpellE">H.M.S.</span> <span class="SpellE">Pinafore</span>” di Gilbert e <span class="SpellE">Sullivan</span>, nel ruolo di Ralph <span class="SpellE">Rackstraw</span>; per arrotondare, cantava anche ai funerali. Iniziò a registrare nel 1916, dopo essere stato scritturato dalla Edison <span class="SpellE">Records</span> (previa audizione davanti ad Edison stesso) e, fino al 1923, incise oltre quattrocento brani (soprattutto di musica in voga in quel periodo, pop, classica, qualche pezzo da <span class="SpellE">minstrel</span> show, canzoni comiche e altro), fino all’esordio <span class="SpellE">country</span> con “The <span class="SpellE">Wreck</span> <span class="SpellE">of</span> the <span class="SpellE">Old</span> 97” nel 1924, che lo consacrò definitivamente. L’arrivo di artisti di enorme successo come <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span> e la Carter Family, mise un freno alla sua ascesa, rendendo in breve tempo superato il suo modo di interpretare musica <span class="SpellE">country</span>: per questo motivo, non esercitando più particolare appeal sul pubblico, nel corso degli anni venne dimenticato, per venire poi riscoperto a cavallo tra gli anni '60 e '70; a definitiva conferma di ciò, nel 1981 venne inserito nella “<span class="SpellE">Country</span> <span class="SpellE">Music</span> Hall <span class="SpellE">of</span> Fame”. Se prendiamo in esame le origini e l’impostazione da cantante d’opera di <span class="SpellE">Dalhart</span>, nonché il timbro vocale più adatto alla musica classica che alle asprezze del folk e del <span class="SpellE">country</span>, si potrebbe tranquillamente asserire che, il suo avvicinamento alla musica <span class="SpellE">country</span>, non sia stato del tutto spontaneo, ma fosse nato piuttosto dalla presa di coscienza dei cambiamenti del mercato discografico (che, d’altronde, aveva sempre osservato molto attentamente), oppure, dalla più semplice esigenza di registrare materiale che i suoi colleghi “pop” ancora non avevano considerato, snobbandolo come “musica da campagnoli”; opportunista o meno, la sua importanza per il genere è indubbia, così come la sua qualità di interprete. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">NOTE:<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1}<b> </b></span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Henry <span class="SpellE">Whitter</span>, chitarrista e armonicista, incise il brano durante la sua prima seduta di registrazione, insieme ad altre otto canzoni; questa versione, fu rilasciata dalla <span class="SpellE">Okeh</span> nel gennaio del 1924, ottenendo un discreto successo. <span class="SpellE">Whitter</span>, pioniere del <span class="SpellE">country</span>, ha spesso sostenuto di essere stato lui, in realtà, il “primo vero e proprio musicista <span class="SpellE">country</span> a incidere un disco”: era solito dire, infatti, di aver registrato per la <span class="SpellE">Okeh</span> qualche mese prima di <span class="SpellE">Fiddlin</span>’ John <span class="SpellE">Carson</span>, nel marzo del 1923. Non si hanno prove ufficiali a sostegno di questa tesi: l’unica cosa certa è che <span class="SpellE">Whitter</span> registrò per la <span class="SpellE">Okeh</span> dal dicembre del 1923 fino al 1926. Nato vicino a <span class="SpellE">Fries</span>, nella contea di <span class="SpellE">Grayson</span> (Virginia), il 6 aprile 1892, fu fin da piccolo un grande appassionato di musica e crebbe ascoltando i cilindri di cera di <span class="SpellE">Cal</span> Stewart (pioniere del vaudeville e inventore del personaggio comico “<span class="SpellE">Uncle </span><span class="SpellE">Josh</span>”); imparò in fretta a suonare la chitarra e, successivamente, l’armonica, il violino, il banjo e il pianoforte. Oggi viene ricordato soprattutto per le sue incisioni in coppia col violinista folk cieco G.B. <span class="SpellE">Grayson</span>, effettuate tra il ’27 e il ’30, e per essere stato uno dei primi musicisti folk a suonare la chitarra e l’armonica contemporaneamente, influenzando molti artisti dopo venuti, come il Maestro del folk Woody <span class="SpellE">Guthrie</span>, che si ispirò alla sua “<span class="SpellE">Lonesome</span> Road Blues” (incisa durante la prima seduta e rilasciata nel 1924) per la creazione del brano “<span class="SpellE">Blowin</span>’ Down <span class="SpellE">This</span> Road” (conosciuto anche come “I <span class="SpellE">Ain</span>’t Gonna Be <span class="SpellE">Treated</span> <span class="SpellE">This</span> Way” e facente parte delle storiche “<span class="SpellE">Dust</span> <span class="SpellE">Bowl</span> <span class="SpellE">Ballads</span>”, rilasciate su disco nel 1940). Morì il 17 novembre del 1941 a <span class="SpellE">Morganton</span>, in North Carolina, per colpa del diabete. Un’altra versione di “The <span class="SpellE">Wreck</span> <span class="SpellE">of</span> the <span class="SpellE">Old</span> 97” incisa nel 1924, è quella del tenore cieco Ernest Thompson (nato a <span class="SpellE">Winston-Salem</span>, contea di <span class="SpellE">Forsythe</span>, North Carolina, nel 1892; morto nel 1961); polistrumentista, ma soprattutto chitarrista, incise il brano durante la sua prima seduta di registrazione, la quale produsse anche la sua canzone più celebre: “Are <span class="SpellE">You</span> <span class="SpellE">From</span> <span class="SpellE">Dixie</span>?”.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{2}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> <span style="background: yellow;">Secondo alcune fonti, fu il nonno, allevatore e membro del <span class="SpellE">Ku</span> <span class="SpellE">Klux</span> <span class="SpellE">Klan</span>, ad essere accoltellato.</span></span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-78461677576753339852018-05-21T18:10:00.000+02:002018-05-21T18:10:20.441+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Uncle Dave Macon: il buon vecchio zio Dave e il suo magico banjo<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il buon vecchio “Zio” Macon è una delle più importanti figure di culto della vecchia musica <span class="SpellE">country</span>: grande virtuoso del banjo (conosceva almeno diciannove stili differenti di <span class="SpellE">fingerpicking</span>), lodevole compositore, showman talentuoso in grado di intrattenere e colpire il pubblico, personaggio memorabile (alcuni particolari del suo aspetto, come i denti d’oro, lo rendevano immediatamente riconoscibile), prima grande stella del <span class="SpellE">Grand</span><span class="SpellE">Ole</span> <span class="SpellE">Opry</span> (uno dei più importanti programmi radiofonici statunitensi, il più vecchio ad essere trasmesso ancora oggi dalla WSM di Nashville, in onda ininterrottamente dal 28 novembre 1925; lanciò molte importanti star del <span class="SpellE">country</span> e negli Stati Uniti è una vera e propria istituzione), anticipatore del <span class="SpellE">bluegrass</span>, “nonno” del <span class="SpellE">country</span> (così l’ha definito, giustamente, lo studioso di musica Charles <span class="SpellE">Wolfe</span>) e spassoso commediante che si fece le ossa negli spettacoli vaudeville, la sua produzione è oggi considerata l’anello di congiunzione tra la vecchia musica popolare americana del diciannovesimo secolo, la musica vaudeville e la musica commerciale e di consumo del ventesimo secolo. Una delle figure più durature del primo <span class="SpellE">country</span>, maggiore fonte di ispirazione per molti celebri suonatori di banjo, David Harrison Macon nacque vicino a <span class="SpellE">McMinnville</span> (per l’esattezza a <span class="SpellE">Smartt</span> Station), nel Tennessee, il 7 ottobre 1870. Figlio di un ufficiale confederato (il capitano John Macon), ebbe la fortuna di entrare in contatto sia con la musica campagnola (passando la prima parte della sua vita in una grande fattoria, di cui suo padre era proprietario) che con quella urbana (trasferendosi, all’età di 13 anni, a Nashville, dove la sua famiglia aveva acquistato l’<span class="SpellE">Old</span> Broadway Hotel); grazie a ciò, riuscì a creare, nelle sue composizioni future, un’originale commistione di folk, blues e vaudeville. Nel 1885 cominciò a suonare il banjo (prendendo lezioni da un comico che lavorava in un circo, tale Joel Davidson) e nel 1886, dopo l’assassinio del padre (di cui fu testimone) e conseguente vendita dell’hotel, si trasferì con la famiglia a <span class="SpellE">Readyville</span>, dove la madre divenne gestrice di una locanda di posta; qui, iniziò ad esibirsi pubblicamente per intrattenere gli ospiti. Nel 1900, dopo essersi sposato e aver preso casa a <span class="SpellE">Kittrell</span> l’anno prima, aprì una linea per il trasporto di merci chiamata “The Macon Midway Mule and <span class="SpellE">Mitchell</span> Wagon <span class="SpellE">Transportation</span> Company”; mentre effettuava le sue consegne tra <span class="SpellE">Woodbury</span> e <span class="SpellE">Murfreesboro</span>, guidando un carro condotto da un mulo, dava spettacolo cantando e suonando il banjo. Nel 1920, la lotta impari contro un concorrente che utilizzava automobili per il trasporto della merce, mise fine alla sua attività; questo, fu indubbiamente uno dei motivi che spinsero il nostro a coltivare in maniera più approfondita la sua passione musicale. Cominciò quindi ad esibirsi maggiormente e, dopo essersi fatto notare dalla persona giusta, entrò nel circuito degli spettacoli vaudeville, divenendone un richiesto e affermato intrattenitore. L’esordio in sala di registrazione non sarebbe tardato: nel 1923, le sue esibizioni in giro per il sud-est degli Stati Uniti insieme al violinista folk <span class="SpellE">Sid</span> <span class="SpellE">Harkreader</span> (<span class="SpellE">Gladeville</span>, Tennessee, 26 febbraio 1898 – 19 marzo 1988), arrivarono alle orecchie della <span class="SpellE">Vocalion</span> <span class="SpellE">Records</span> che, l’8 luglio 1924, li volle a New York per incidere del materiale (18 brani in tutto). Tre settimane prima che George D. <span class="SpellE">Hay</span> fondasse lo storico programma di musica <span class="SpellE">country</span> <span class="SpellE">Grand</span> <span class="SpellE">Ole</span> <span class="SpellE">Opry</span>, Macon e <span class="SpellE">Harkreader</span> ne avevano già utilizzato la ventura sede (il <span class="SpellE">Ryman</span>Auditorium) per registrare uno spettacolo: ciò li rese le prime ufficiali star della futura trasmissione radiofonica. Dopo aver passato anni di grandi successi e soddisfazioni, arrivando addirittura ad apparire in un film (la commedia “<span class="SpellE">Grand</span> <span class="SpellE">Ole</span> <span class="SpellE">Opry</span>” del 1940), lo zio <span class="SpellE">Dave</span> morì il 22 marzo 1952 all’ospedale di <span class="SpellE">Rutheford</span> County a <span class="SpellE">Murfreesboro</span>, nel suo Tennessee. Fu seppellito al Coleman <span class="SpellE">Cemetery</span>, davanti a oltre cinquemila persone venute a dare l’ultimo saluto al loro “<span class="SpellE">Dixie</span> <span class="SpellE">Dewdrop</span>”; celebri stelle del <span class="SpellE">country</span> come Roy <span class="SpellE">Acuff</span> o Bill Monroe erano presenti al funerale.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-26452978273108242532018-05-21T18:07:00.005+02:002018-05-21T18:07:53.588+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Tampa Red: alle origini del Chicago sound<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nato come Hudson <span class="SpellE">Woodbridge</span> (ma conosciuto anche come Hudson <span class="SpellE">Whittaker</span>) a <span class="SpellE">Smithville</span> (in Georgia) l’8 gennaio 1904, Tampa Red fu un importante e influente chitarrista slide, esponente del Chicago Blues, corrente di cui risulta essere tra gli iniziatori. Il suo straordinario stile <span class="SpellE">bottleneck</span> alla chitarra, influenzò grandi chitarristi come <span class="SpellE">Muddy</span> <span class="SpellE">Waters</span>, <span class="SpellE">Elmore</span> James, o Big Bill <span class="SpellE">Broonzy</span>. Tra i bluesman più prolifici del suo tempo (registrò 335 brani su 78 giri, di cui 251 tra il ‘28 e il ‘42, divenendo l’artista blues con più registrazioni in quel periodo), Red divenne inoltre, nel 1928, il primo musicista di colore a suonare una chitarra <span class="SpellE">resofonica</span>; suonava anche il piano e il <span class="SpellE">kazoo</span>. Nel 1953, una disgrazia colpì la sua vita: sua moglie morì, e il musicista, depresso, divenne schiavo dell’alcool. Nel 1960, tenne la sua ultima seduta di registrazione, e il 19 marzo 1981, si spense a Chicago, all’età di 77 anni.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-67985231642230696172018-05-21T18:07:00.001+02:002018-05-21T18:07:08.897+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Sonny Boy Williamson I: un’armonica così, non si era ancora sentita<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Tra i precursori del Chicago Blues, <span class="SpellE">Williamson</span> fu il più grande armonicista blues del suo tempo: con lui l’armonica divenne uno degli strumenti principali del genere, uno dei suoi simboli. Conosciuto con il soprannome di “Padre dell’armonica blues moderna”, il suo rivoluzionario e <span class="SpellE">imitatissimo</span> approccio allo strumento, lo rese un’influenza fondamentale per maestri dell’armonica blues come <span class="SpellE">Sonny</span> Terry e, soprattutto, l’immenso Little Walter (il massimo armonicista blues della storia). Nato come John Lee <span class="SpellE">Williamson</span> nel 1914 a Madison County (nel Tennessee, vicino a Jackson), nel 1934 si stabilì a Chicago, dove venne ucciso il primo giugno del 1948; la sfortuna volle che, rincasando da un’esibizione dal vivo, si trovasse coinvolto in una rapina a mano armata. La sua canzone più celebre, “<span class="SpellE">Good</span> <span class="SpellE">Morning</span>, <span class="SpellE">School</span> Girl” (incisa nel 1937, durante la sua prima seduta di registrazione al <span class="SpellE">Leland</span> Hotel di Aurora, nell’Illinois), ottenne immediatamente un grandissimo successo, divenendo uno standard blues reinterpretato da molti altri artisti. Tra i bluesman più apprezzati e imitati della sua epoca, <span class="SpellE">Williamson</span> coniò un particolare stile di canto molto imitato, e fu un importante anello di congiunzione tra il blues rurale e quello urbano. Piccola curiosità: <span class="SpellE">Sonny</span> Boy <span class="SpellE">Williamson</span> fu il soprannome che un altro bluesman e armonicista contemporaneo, tale Alex (o <span class="SpellE">Aleck</span>) “Rice” Miller, decise di adottare, molto probabilmente per inseguire il successo dell’originale, sebbene lui sostenesse di averlo impiegato per primo; oggi, per comodità, ci si riferisce a John Lee <span class="SpellE">Williamson</span> come <span class="SpellE">Sonny</span> Boy <span class="SpellE">Williamson</span> I, e a Miller come <span class="SpellE">Sonny</span> Boy <span class="SpellE">Williamson</span> II.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-14508559764061568492018-05-21T18:06:00.001+02:002018-05-21T18:06:14.937+02:00LE LEGGENDE DEL BLUES – Son House: il predicatore combattuto tra cristo e la figa<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
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<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Uno dei più grandi e importanti esponenti del Delta Blues, Eddie James House, il “Predicatore del blues”, fu padre di una tecnica di chitarra influente e innovativa, derivata da quella di Patton (che fu il suo più grande maestro). Brani storici come “<span class="SpellE">Preachin</span>’ The Blues” (lungo ed epico blues di sei minuti, diviso poi in due parti su disco) o “<span class="SpellE">Walking</span> Blues”, entrambi registrati nella prima seduta del 1930, divennero importanti capisaldi, reinterpretati da artisti come Robert <span class="SpellE">Johnson</span> o <span class="SpellE">Muddy</span> <span class="SpellE">Waters</span>. Nacque a <span class="SpellE">Riverton</span>, nel Mississippi, il 21 marzo del 1902, e nel 1915 si diede alla Chiesa battista, cominciando l’attività di predicatore, cosa che gli causò molti problemi di coscienza: amava il signore e la chiesa, ma amava anche le donne, il vino e, soprattutto, suonare il blues, la musica dannata, la musica del diavolo, e questo generava in lui un profondo sconforto interiore, avvertibile nelle sue composizioni. Tra il 1928 e il 1929, venne rinchiuso nel carcere di <span class="SpellE">Parchman</span> Farm (Mississippi), per l’uccisione di un uomo in un <span class="SpellE">juke</span> joint (in realtà, fu autodifesa: l’uomo sparava a destra e a manca, e ferì House ad una gamba). Tra il 1941 e il 1942, registrò vari brani per l’etnomusicologo e antropologo Alan <span class="SpellE">Lomax</span> (che in quegli anni girava il sud degli Stati Uniti per raccogliere le registrazioni degli abitanti di quelle zone, soprattutto afroamericani, da preservare, poi, nella Biblioteca del Congresso), poi abbandonò la musica, trasferendosi a New York e lavorando come operaio; venne riscoperto nel 1964, in pieno periodo blues revival, e tornò a registrare, continuando a dedicarsi alla musica fino al 1974 quando, ormai malato, si ritirò definitivamente. Morì il 19 ottobre 1988, a Detroit, per un tumore alla laringe. Una delle più grandi personalità del blues, dotato di magnifico stile interpretativo, e autore di brani capolavoro.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-55031877866655175542018-05-21T18:05:00.001+02:002018-05-21T18:05:15.535+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Skip James: un lamento di alto livello<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
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<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="SpellE"><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Skip</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> James fu un bravissimo e sfortunatissimo bluesman, che ottenne però riscatto negli ultimi anni della sua vita. Nato come <span class="SpellE">Nehemiah</span> Curtis James il 9 giugno 1902 a <span class="SpellE">Bentonia</span> (nel Mississippi), fu uno dei grandi (e purtroppo poco ricordati) esponenti del Delta Blues. Bravissimo chitarrista (suonava con una raffinatissima tecnica <span class="SpellE">fingerpicking</span>), cantante eccezionale (da far venire i brividi!), fu anche un pianista. Nel 1931 registrò su disco, per conto della Paramount <span class="SpellE">Records</span>, alcuni dei brani più belli e intensi del primo blues: capolavori assoluti come “<span class="SpellE">Devil</span> <span class="SpellE">Got</span> <span class="SpellE">My</span> Woman” (biografica, racconta di un amico che gli ha rubato la donna), avrebbero avuto le carte in regola per sfondare, se non fosse stato per il fallimento dell’etichetta (la Paramount smise di registrare l’anno dopo, e chiuse i battenti nel 1935) e, quindi, la conseguente scarsa diffusione e reperibilità dei suoi dischi. Persona profondamente sensibile (traspare palesemente dalle sue composizioni), rimase talmente amareggiato della cosa, che si rifugiò nella religione, e divenne il direttore del coro nella chiesa del padre (un predicatore). Per i successivi trent’anni non registrò più nulla e cadde nel dimenticatoio, per venire poi riscoperto negli anni ‘60 (grazie al grande chitarrista John <span class="SpellE">Fahey</span>, a Bill <span class="SpellE">Barth</span> e Henry Vestine che, grandi appassionati di blues, si misero sulle sue tracce), diventando una celebrità della scena blues revival. Nel 1964, apparve al Newport Folk Festival, ottenendo un grande successo, e dimostrando di essere ancora in grado di regalare agli ascoltatori la stessa intensità emotiva di trent’anni prima. Purtroppo, la morte lo colse pochi anni dopo: nel 1969, questo grande poeta del blues, morì di cancro a Philadelphia (Pennsylvania).</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-10155613916167375852018-05-21T18:04:00.000+02:002018-05-21T18:04:17.042+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Robert Johnson: intensi anni di studio offuscati da una stupida leggenda<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
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<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Robert <span class="SpellE">Leroy</span> <span class="SpellE">Johnson</span> (nato a <span class="SpellE">Hazlehurst</span>, nel Mississippi, l’8 maggio 1911, e morto a <span class="SpellE">Greenwood</span>, nel Mississippi, il 16 agosto 1938) è, insieme a <span class="SpellE">Muddy</span> <span class="SpellE">Waters</span>, il bluesman della vecchia guardia più ricordato e celebrato. Esponente del Delta Blues, profondamente influenzato da <span class="SpellE">Charley</span> Patton, <span class="SpellE">Willie</span> <span class="SpellE">Brown</span> e Son House, fu uno dei bluesman che influenzò maggiormente il rock-blues. Registrò in tutto 29 canzoni (la trentesima non esiste: è solo una leggenda, la sua vita ne è <span class="SpellE">piena…</span>), molte delle quali consegnate alla storia della musica del ‘900, in quanto tra i vertici della produzione del blues <span class="SpellE">pre-guerra</span>: “<span class="SpellE">Hellhound</span> On <span class="SpellE">My</span> <span class="SpellE">Trail</span>”, “Me And The <span class="SpellE">Devil</span> Blues”, “<span class="SpellE">Terraplane</span> Blues”, “Cross Road Blues”, “<span class="SpellE">Travelling</span> <span class="SpellE">Riverside</span> Blues”, <span class="SpellE">ecc…</span>, sono opere d’arte che hanno lasciato un segno indelebile, e hanno scritto importanti pagine della storia del blues, prima, e del rock, poi, presentando un innovativo stile chitarristico (che univa differenti correnti di blues) e vocale, che avrebbe avuto grande influenza su molti musicisti successivi. I testi delle sue composizioni, sebbene spesso pieni di frasi o espressioni rubate ad altri bluesman (ma non bisogna fargli una colpa per questo: era tipico all’epoca, e non solo nel blues), sono autentiche poesie dai toni molto spesso cupi e oscuri, che hanno contribuito ad alimentare le tenebrose leggende circolanti sul suo conto, creando un vero e proprio mito maledetto. <span class="SpellE">Johnson</span> morì a 27 anni in circostanze mai realmente chiarite (l’argomento è approfondito nella nota sottostante<span style="color: red;">{1}</span>), e fu il capostipite dell’ormai troppo chiacchierato (ha rotto il <span class="SpellE">cazzoooo</span>!!!) “Club 27”; si racconta che fu il Diavolo a venirselo a prendere (secondo l’ormai irritante leggenda, il musicista gli vendette l’anima a un crocevia a mezzanotte, per diventare il più grande chitarrista dell’epoca). Una cosa, però, bisogna dirla: la figura di <span class="SpellE">Johnson</span>, oggi, è forse fin troppo mitizzata e omaggiata, e questo è un male: in un genere, l’eccessiva mitizzazione di un artista rispetto ad altri, porta molto spesso a una totale ignoranza sulla conoscenza del genere stesso; purtroppo, la storia della musica è piena di casi simili (vedi nel rock, ad <span class="SpellE">esempio…</span> c’è da mettersi le mani nei <span class="SpellE">capelli…</span>).<o:p></o:p></span></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
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<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
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<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">NOTE:<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Sulla morte di <span class="SpellE">Johnson</span> non si hanno certezze precise (sul certificato di morte non è riportata alcuna causa concreta, e l’ipotesi dell’avvelenamento da parte del gestore di un locale cornuto, la cui moglie veniva sbattuta da <span class="SpellE">Johnson</span>, rimane la più accreditata) e secondo la leggenda – ma solo di leggenda si tratta – nel momento della morte si mise a quattro zampe e ululò come un cane; ovviamente è un falso mito, e il nostro Robert morì probabilmente nel letto di un amico (si era trascinato a casa sua, in preda al delirio, dopo aver bevuto dalla bottiglia che il gestore aveva per lui avvelenato), dopo 2 o 3 giorni d’agonia.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-8521341057889129942018-05-21T18:02:00.000+02:002018-05-21T18:02:31.563+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Riley Puckett: il padre dello yodel country<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Quando nel 1924, il chitarrista e <span class="SpellE">banjoista</span> <span class="SpellE">Riley</span> <span class="SpellE">Puckett</span>, incise il classico “Rock <span class="SpellE">All</span> <span class="SpellE">Our</span> <span class="SpellE">Babies</span> <span class="SpellE">To</span> <span class="SpellE">Sleep</span>”<span style="color: red;">{1}</span>, non avrebbe mai immaginato che quella canzone sarebbe entrata di diritto nella storia del <span class="SpellE">country</span>; infatti, secondo gli storici, quel brano lo rese molto probabilmente il primo musicista a registrare su disco lo <span class="SpellE">yodel</span> <span class="SpellE">country</span> che, nel tempo, sarebbe diventato uno dei marchi di fabbrica del <span class="SpellE">country</span> classico, utilizzato da musicisti di grandissima importanza come <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span> (che lo rivoluzionò, creando il “<span class="SpellE">blue</span> <span class="SpellE">yodel</span>”), <span class="SpellE">Maybelle</span> e Sara Carter, <span class="SpellE">Patsy</span> Montana, Roy <span class="SpellE">Rogers</span>, <span class="SpellE">ecc…</span> In pratica, grazie a quella registrazione, <span class="SpellE">Puckett</span> bruciò qualche tappa in più sulla strada che, dal vecchio <span class="SpellE">country</span> rurale, avrebbe in seguito portato alla nascita del <span class="SpellE">country</span> moderno: questo fece di lui un importante pioniere. Tra gli altri classici del suo repertorio, si possono annoverare “<span class="SpellE">Sleep</span>, Baby, <span class="SpellE">Sleep</span>” (1924)<span style="color: red;">{2}</span>, ripresa poi da <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span> nel 1927 (lato B di “The <span class="SpellE">Soldier’s</span> <span class="SpellE">Sweetheart</span>”, il primo disco), la malinconica ode ai crauti “Sauerkraut” (1926), una cover con banjo del classico di Stephen Foster “Oh! Susanna” (1924), la prima vera versione incisa di “Red River Valley” (insieme al tenore Hugh Cross; 1927), “The <span class="SpellE">Old</span> Spinning Wheel” (con Ted <span class="SpellE">Hawkins</span> al mandolino; 1934), la storica “<span class="SpellE">Chain</span> Gang Blues” del 1934, che dimostrava le sue influenze blues (<span class="SpellE">Blind</span> <span class="SpellE">Lemon</span> Jefferson su tutti), la commovente e intensa cover di “Red <span class="SpellE">Wing</span>” (1927) e, ovviamente, “<span class="SpellE">Ragged</span> <span class="SpellE">but</span> Right” (1934), tra i suoi brani più celebri. Nato il 7 maggio 1894 a Dallas (capoluogo della contea di <span class="SpellE">Paulding</span> County), in Georgia, divenne cieco durante l’infanzia per colpa di un incidente medico; in seguito, studiò nella scuola per ciechi a Macon (Georgia), dove imparò a leggere il braille e iniziò a dedicarsi alla musica, imparando prima a suonare il banjo, e successivamente la chitarra. Esordì in radio, alla WSB di Atlanta, nel 1922, con la <span class="SpellE">Clayton</span> <span class="SpellE">McMichen’s</span> <span class="SpellE">Hometown</span> Band (band formata nel 1918 dal violinista folk <span class="SpellE">Clayton</span> <span class="SpellE">McMichen</span>) e successivamente si unì a <span class="SpellE">Gid</span> <span class="SpellE">Tanner</span>, il quale, nel 1926, lo volle nei suoi <span class="SpellE">Skillet</span> <span class="SpellE">Lickers</span><span style="color: red;">{3}</span>. Grande strumentista, <span class="SpellE">Puckett</span> figura tra i più grandi chitarristi degli anni ’20 e ’30, e la Grande Depressione non ebbe conseguenze negative sulla sua carriera. Morì il 13 luglio del ’46, a East Point (Georgia), per avvelenamento del sangue; una grossa bolla spuntata sul suo collo, non fu adeguatamente curata. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">NOTE:<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> <span style="background: yellow;">Registrata durante le sue prime sessioni alla Columbia <span class="SpellE">Records</span> (New York) tra il 7 e l’8 marzo 1924 (per l’esattezza, l’8 marzo) con <span class="SpellE">Gid</span> <span class="SpellE">Tanner</span> al violino (si era presentato in studio nelle vesti di suo accompagnatore: questo li rese i primi musicisti <span class="SpellE">country</span> a registrare per la Columbia); sul lato B del disco c’era una cover del successo di <span class="SpellE">Fiddlin</span>’ John <span class="SpellE">Carson</span> dell’anno precedente, ovvero “The Little <span class="SpellE">Old</span> Log <span class="SpellE">Cabin</span> In The Lane”.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{2} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Di seguito, per ogni brano, indicherò l’anno della prima incisione.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{3}<b> </b></span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Gruppo storico della vecchia musica <span class="SpellE">country</span>, i <span class="SpellE">Lickers</span> si formarono per volere di <span class="SpellE">Gid</span> <span class="SpellE">Tanner</span> nel 1926; la prima formazione era costituita da <span class="SpellE">Tanner</span>, <span class="SpellE">Puckett</span>, <span class="SpellE">Clayton</span> <span class="SpellE">McMichen</span> e Fate <span class="SpellE">Norris</span> (in seguito, si sarebbero aggiunti anche <span class="SpellE">Lowe</span> <span class="SpellE">Stokes</span> e <span class="SpellE">Bert</span> <span class="SpellE">Layne</span>). Effettuarono 88 incisioni (ma ne vennero pubblicate solo 83) per la Columbia, tra il 1926 e il 1931.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-50478973279721786782018-05-21T18:00:00.004+02:002018-05-21T18:00:46.347+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Peetie Wheatstraw: blues tra puttane e malfattori<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="SpellE"><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Wheatstraw</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, fu uno dei bluesman preferiti di Robert <span class="SpellE">Johnson</span>, e una delle sue maggiori influenze: quest’ultimo, infatti, attinse a piene mani dal suo repertorio, e utilizzò alcune sue canzoni come basi per le proprie (cosa che fece anche con altri bluesman, come <span class="SpellE">Kokomo</span> Arnold, <span class="SpellE">Lonnie</span> <span class="SpellE">Johnson</span>, Son House o <span class="SpellE">Skip</span> James, ma con <span class="SpellE">Wheatstraw</span> forse più che con ogni altro). Nato come William <span class="SpellE">Bunch</span> il 21 dicembre 1902 a Ripley, nel Tennessee, divenne celebre per la sua figura oscura e misteriosa, maledetta, maligna e demoniaca: era solito, infatti, proclamarsi “Alto sceriffo del Diavolo” o “Genero del Diavolo” (altra cosa che ispirò <span class="SpellE">Johnson</span>). Il suo atteggiamento sfrontato e volgare ha anticipato la figura del cantante rap, e la sua figura ha colpito l’immaginario dello scrittore Ralph <span class="SpellE">Waldo</span> Ellison, che lo cita nel romanzo “Uomo invisibile”. Musicista di grande influenza negli anni ‘30, fu, insieme al grande <span class="SpellE">Leroy</span> <span class="SpellE">Carr</span>, uno dei primi cantanti blues ad accompagnarsi con il piano (che utilizzò per la maggior parte delle sue registrazioni, alcune delle quali eseguite assieme a <span class="SpellE">Kokomo</span> Arnold, importante bluesman dell’epoca), influenzando <span class="SpellE">Champion</span> Jack <span class="SpellE">Dupree</span> (mitico autore della storica “<span class="SpellE">Junker’s</span> Blues” del 1940, poi ripresa da <span class="SpellE">Fats</span> Domino per la sua “The <span class="SpellE">Fat</span> Man”, 1949, una delle prime canzoni rock and <span class="SpellE">roll</span>) e Jerry Lee Lewis (uno dei massimi artisti rock and <span class="SpellE">roll</span> di sempre). Tenne l’ultima seduta di registrazione il 25 novembre 1941, e morì il 21 dicembre (il giorno del suo compleanno!) dello stesso anno a <span class="SpellE">St.Louis</span>, nel Missouri; la causa della morte fu un incidente stradale: si trovava seduto sul sedile posteriore di una <span class="SpellE">Buick</span>, mentre questa colpiva in pieno un treno merci; le due persone che erano con lui, sedute davanti, morirono all’istante, mentre lui morì in ospedale. Lasciò un repertorio di intense canzoni blues, dai testi crudi e visionari, narranti storie di puttane, ubriaconi, giocatori d’azzardo, assassini e malviventi di ogni sorta.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-51387884751718596722018-05-21T17:59:00.004+02:002018-05-21T17:59:36.870+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Muddy Waters: la pietra rotolante che travolse Chicago<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Uno dei più grandi e famosi bluesman di tutti i tempi, <span class="SpellE">Muddy</span> <span class="SpellE">Waters</span> figura tra i musicisti più influenti del ventesimo secolo; esponente del Delta Blues, profondamente influenzato dai grandi maestri di quella corrente (soprattutto Son House e Robert <span class="SpellE">Johnson</span>), finì per diventare l’ufficiale iniziatore del Chicago Blues. Effettuò le prime registrazioni grazie ad Alan <span class="SpellE">Lomax</span>, nel 1941 e nel 1942 (“<span class="SpellE">Country</span> Blues” / “I <span class="SpellE">Be’s</span> <span class="SpellE">Troubled</span>”, 1941, fu il disco che finì nella Biblioteca del Congresso), e nel 1943 si trasferì a Chicago, dove, dopo qualche anno, incise il primo singolo per l’<span class="SpellE">Aristocrat</span> <span class="SpellE">Records</span> (“<span class="SpellE">Gypsy</span> Woman” / “Little Anna <span class="SpellE">Mae</span>”, 1947) che successivamente, sotto la direzione di Leonard <span class="SpellE">Chess</span>, divenne la <span class="SpellE">Chess</span> <span class="SpellE">Records</span>, etichetta di cui <span class="SpellE">Waters</span> fu l’artista di punta, fino all’arrivo del terremoto <span class="SpellE">Chuck</span> Berry (che ebbe il primo contratto anche grazie a lui, e cambiò la musica per sempre...). Storica la collaborazione con Little Walter, che portò alla creazione di un sound leggendario, e quella con <span class="SpellE">Willie</span> <span class="SpellE">Dixon</span>, che portò alla nascita di alcune delle più famose canzoni blues di tutti i tempi. Nato il 4 aprile 1913 a <span class="SpellE">Issaquena</span> County (Mississippi), morì a <span class="SpellE">Westmont</span> (Illinois) il 30 aprile 1983, per un’insufficienza cardiaca che lo colse durante il sonno. Va ricordato il tour in Inghilterra del 1958, che sconvolse la nazione grazie a un potente sound elettrico, e aprì le porte al blues-rock inglese.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-58068145625345848742018-05-21T17:58:00.004+02:002018-05-21T17:58:40.466+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Gid Tanner: il violino che amava le sfide<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Insieme a <span class="SpellE">Fiddlin</span>’ John <span class="SpellE">Carson</span>, suo rivale in vita, <span class="SpellE">Gid</span> <span class="SpellE">Tanner</span> è stato il violinista più importante e influente del primo <span class="SpellE">country</span>. Membro dei celebri <span class="SpellE">Skillet</span> <span class="SpellE">Lickers</span> (da lui formati nel 1926), esordì <span class="SpellE">discograficamente</span> il 7 marzo del 1924 come spalla del chitarrista <span class="SpellE">Riley</span> <span class="SpellE">Puckett</span>, registrando a New York le prime canzoni <span class="SpellE">hillbilly</span> prodotte dalla Columbia. Nato il 6 giugno del 1885 vicino a Monroe, capoluogo della contea di <span class="SpellE">Walton</span>, in Georgia, crebbe in una fattoria e imparò a suonare il violino all’età di 14 anni; cominciò ad apparire in pubblico sfidando altri violinisti in varie gare paesane (in questo periodo ebbe inizio la rivalità con <span class="SpellE">Carson</span>), dove si distinse grazie a una grande abilità e alla conoscenza di un vastissimo numero di brani. Concluse la sua carriera discografica nel 1934, rimanendo però in attività fino all’anno della sua morte, avvenuta il 13 maggio 1960 a <span class="SpellE">Dacula</span>, in Georgia; tre settimane dopo, avrebbe compiuto settantacinque anni<a href="https://www.blogger.com/u/1/null" name="_GoBack"></a>. Suo figlio Gordon, violinista anch’esso, ne raccolse l’eredità, tramandandola alle generazioni future.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="SpellE"><b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Tanner</span></b></span><b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> e gli <span class="SpellE">Skillet</span> <span class="SpellE">Lickers</span>:</span></b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> L’esordio di <span class="SpellE">Tanner</span> con i <span class="SpellE">Lickers</span>, la cui prima formazione comprendeva, oltre a lui e a <span class="SpellE">Puckett</span>, il violinista <span class="SpellE">Clayton</span> <span class="SpellE">McMichen</span> (nato ad <span class="SpellE">Allatoona</span>, in Georgia; virtuoso del proprio strumento, ottenne celebrità vincendo vari concorsi) e il <span class="SpellE">banjoista</span> Fate <span class="SpellE">Norris</span> (proveniente da <span class="SpellE">Resaca</span>, in Georgia; in molte registrazioni risulta pressoché impercettibile), avvenne con il brano “<span class="SpellE">Hand</span> Me Down <span class="SpellE">My</span> <span class="SpellE">Walking</span> Cane” (1926). I <span class="SpellE">Lickers</span> divennero in fretta la <span class="SpellE">string</span> band più popolare, influente e di maggior successo del periodo: sfornavano hit, avevano personalità, erano musicisti dotati e facevano presa sul pubblico grazie anche a una serie di registrazioni umoristiche, in cui la musica si interrompeva per favorire spassosi dialoghi ebbri e deliranti. Questa grande fama sarebbe durata fino al 1931, anno dello scioglimento; quando si riformarono – nel 1934, per volere di <span class="SpellE">Tanner</span> e <span class="SpellE">Puckett</span> e con una <span class="SpellE">line-up</span> differente –, non riuscirono più a raggiungere i fasti di un tempo, nonostante qualche registrazione di discreto successo.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-80634648350114147162018-05-21T17:57:00.000+02:002018-05-21T17:57:23.181+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Fiddlin’ John Carson: il fiddle che conquistò le classifiche<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il leggendario John William <span class="SpellE">Carson</span>, figura mitica della vecchia musica americana nonché virtuoso del <span class="SpellE">fiddle</span> (il violino nella musica folk, per intenderci), nacque il 23 marzo 1868 in una fattoria nei pressi di <span class="SpellE">Fannin</span> County (Georgia)<span style="color: red;">{1}</span>, luogo in cui trascorse buona parte dell’infanzia, prima di trasferirsi con i genitori a <span class="SpellE">Marietta</span>. Appena adolescente, cominciò a studiare il violino </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">– </span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">un clone di uno Stradivari </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">–</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> e quando compì gli undici anni, la gente che passeggiava per le strade di</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Copperhill</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(Tennessee) poteva udire il suono leggermente grezzo, ma appassionante, del suo strumento; tra una suonata e l’altra, lavorava come fantino, ferroviere e distillatore clandestino di alcolici (il</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">moonshiner</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, insomma). Nel 1894 mise su famiglia, e con essa si trasferì, nel 1911, a</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cabbagetown</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, dove trovò impiego in un cotonificio, moglie e figli con lui. Nel 1913, si esibì per la prima volta al “Georgia</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">OId-Time</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Fiddlers</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">’ Convention” (manifestazione annuale che fece ottenere i primi riconoscimenti a molti importanti musicisti</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">come</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Clayton</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">McMichen</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">,</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Riley</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Puckett</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">o</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Gid</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Tanner</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">), nell’Auditorium Comunale di Atlanta, arrivando quarto. L’anno seguente, uno sciopero dei lavoratori al cotonificio rese lui e la sua famiglia disoccupati; in questo periodo, cominciò a suonare per le strade di North Atlanta, per raggranellare qualche spicciolo. Iniziò a comporre molti brani, che poi faceva stampare e vendeva; alcuni di questi, trattavano argomenti di interesse sociale, come le bellissime canzoni “Little Mary</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Phagan</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">” e “The Grave</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">of</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Little Mary</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Phagan</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">”, riguardanti il tragico omicidio della piccola Mary</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Phagan</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">che, nel 1913, sconvolse la nazione</span><span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{2}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">. Tra il '14 e il '22,</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Carson</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">vinse per ben sette volte di seguito il “Georgia</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Old-Time</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Fiddlers</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">’ Convention” (di cui poi sarebbe diventato ospite fisso, fino al 1935), venendo proclamato dalla giuria “</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Champion</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Fiddler</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">of</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Georgia”; per questo motivo, il governatore del Tennessee Robert L. Taylor, lo soprannominò</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Fiddlin</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">’ John. La sua popolarità continuò a crescere e, ben presto,</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Carson</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">divenne un vero e proprio mito, grazie anche alla sua capacità di sfruttare al meglio la propria iconica immagine: conoscendo il valore della pubblicità, era riuscito a fare di sé un personaggio, giocando sulle sue origini rurali, intrattenendo il pubblico con storie riguardanti le sue esperienze passate come distillatore clandestino e contrabbandiere di alcool, ex-galeotto e coltivatore di terreni quasi sterili, che rendevano poco e richiedevano molto, e presentandosi ai concerti con il violino in un sacco per la farina o seguito dal suo cane da caccia,</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Old</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Trail</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, a cui aveva insegnato qualche giochetto efficace, come accompagnare il violino latrando. Formata una band, i</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cronies</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, iniziò qualche tour in giro per le aree a nord di Atlanta, divenendo sostenitore di molti politici dell’epoca e, accompagnato dalla figlia Rosa Lee</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Carson</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(conosciuta come</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Moonshine</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Kate</span><span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{3}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">), esibendosi durante le loro campagne politiche. La fama a livello nazionale, sarebbe giunta nel 1922, grazie al debutto alla stazione radiofonica WSB di Atlanta: questo storico avvenimento, lo rese uno dei primissimi musicisti folk a portare il vero, originale e genuino vecchio</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">rurale in un programma radiofonico, scatenando un’isteria di massa fra gli ascoltatori che, prontamente, intasarono il centralino dell’emittente radio. Nel 1923, il leggendario talent scout, produttore discografico e ingegnere del suono Ralph</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Peer</span><span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{4}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, fu incitato da</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Polk</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">C.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Brockman</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(il proprietario di un negozio di mobili che aveva svolto un ruolo chiave nella distribuzione delle registrazioni dell’etichetta “</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Okeh</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">”) a produrre un disco a</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Carson</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">; fu così che il musicista entrò per la prima volta in uno studio di registrazione, incidendo “The Little</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Old</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Log</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cabin</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">In The Lane” (</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Okeh</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">; giugno 1923), in assoluto una delle registrazioni più importanti della vecchia musica</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">: secondo molti storici, infatti, si tratta della prima vera e propria registrazione commerciale di un brano</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country, nonostante l'anno prima fosse uscita "Sallie Gooden" di Eck Robertson, che però non ebbe lo stesso impatto</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">. Il disco (il quale aveva “The</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Old</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Hen</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cackled</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">and the</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Rooster’s</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Going</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">To</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Crow</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">” come lato B) ottenne un successo immediato, esaurendosi in breve tempo, e incrementò negli Stati Uniti l’interesse per la musica delle zone rurali del sud, convincendo l’industria discografica ad investire su tale genere. Nel corso degli anni, collezionò altri importanti successi, finché la famigerata Grande Depressione non mise fine ai suoi giorni di gloria. L’importanza di</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Carson</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">nel campo della musica folk americana è tanta: pioniere del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">e anticipatore del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">bluegrass</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(alcune canzoni da lui popolarizzare, sarebbero in seguito divenute classici di tale genere), fu il primo vero e proprio musicista a portare con successo il vecchio</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">delle campagne nelle radio e nelle classifiche di vendita, divenendo uno dei primi musicisti bianchi americani a suonare musica rurale con grande consenso di pubblico e costituendo, quindi, una base imprescindibile per i colleghi dopo venuti; fu inoltre, insieme ad altri pionieri come</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Gid</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Tanner</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(suo rivale in vita), un’importante fonte di ispirazione per molti grandi virtuosi del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">fiddle</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">futuri. Si spense, ad Atlanta, l’11 dicembre 1949, e fu seppellito al Sylvester</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cemetery</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(East Atlanta).</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">NOTE:<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Secondo alcune fonti, nacque a <span class="SpellE">Cobb</span> County nel 1874; stesso giorno, stesso mese.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{2} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nata il primo giugno del 1899 in Georgia, Mary <span class="SpellE">Phagan</span> trovò, a soli 13 anni, la morte per mano di Leo Frank (secondo l’opinione comune odierna, il vero assassino fu in realtà un certo Jim <span class="SpellE">Conley</span>; per questo motivo, Frank è oggi considerato un martire, vittima dell’odio razziale, siccome era ebreo), che la violentò, la sfigurò, la mutilò e poi la uccise nella cantina della fabbrica di cui era proprietario (Mary, che aveva lavorato per lui, era appena stata licenziata). La canzone di <span class="SpellE">Carson</span> “Little Mary <span class="SpellE">Phagan</span>”, da lui popolarizzata durante una manifestazione del 1915, ottenne un ottimo successo, e divenne nel tempo un classico del folk americano; nel 1925 fu interpretata, in una celebre versione dal titolo “The <span class="SpellE">Ballad</span> <span class="SpellE">of</span> Little Mary <span class="SpellE">Phagan</span>”, dal pioniere del <span class="SpellE">country</span> Vernon <span class="SpellE">Dalhart</span>.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{3} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nata il 10 ottobre del 1909 ad Atlanta (Georgia), Rosa Lee <span class="SpellE">Carson</span> fu una delle prime donne celebri della musica <span class="SpellE">country</span>; chitarrista e <span class="SpellE">banjoista</span>, accompagnò spesso il padre durante le sue esibizioni. Registrò per la prima volta nel giugno del 1925 per la <span class="SpellE">Okeh</span>, all’età di quindici anni, come accompagnatrice del padre in quattro brani, suonando la chitarra; durante la stessa seduta, incise le prime ballate come solista: “The <span class="SpellE">Lone</span> <span class="SpellE">Child</span>” e la celebre “Little Mary <span class="SpellE">Phagan</span>” (vedi nota sopra), uno dei suoi più grandi successi. La Grande Depressione portò allo scioglimento del contratto discografico e, nel corso degli anni ’30 e ’40, lavorò in politica, esibendosi saltuariamente; nel ’44 si sposò con un macchinista di Atlanta, <span class="SpellE">Wayne</span> <span class="SpellE">Johnson</span>. Morì all’età di 83 anni, nel 1992, a <span class="SpellE">Bainbridge</span> (Georgia).</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> <span style="color: red;"> <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{4} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Produttore discografico, ingegnere del suono e talent scout di grandissima importanza, pioniere della registrazione sul campo, nonché primo uomo d’affari nel campo della musica <span class="SpellE">country</span>, Ralph <span class="SpellE">Peer</span> nacque il 22 maggio 1892 a <span class="SpellE">Independence</span> (Missouri). Uno dei motivi per cui oggi è maggiormente ricordato è la scoperta, nel 1927, delle leggende del <span class="SpellE">country</span> <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span> e The Carter Family, artisti di influenza fondamentale per l’evoluzione del genere e della musica del ‘900; inoltre, nel 1920, appena assunto alla <span class="SpellE">Okeh</span> dopo qualche anno passato alla Columbia <span class="SpellE">Records</span>, curò la registrazione di “<span class="SpellE">Crazy</span> Blues”, il classico di <span class="SpellE">Mamie</span> Smith, prima registrazione blues della storia. Morì a Hollywood il 19 gennaio del 1960.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-38828840447629639862018-05-21T17:51:00.001+02:002018-05-21T17:51:36.327+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Ernest Stoneman: l’uomo che poteva fare di meglio<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">“Ehi, <span class="SpellE">ma…</span> io posso fare di meglio!”; questo, più o meno, fu ciò che disse il buon Ernest – detto “Pop” – <span class="SpellE">Stoneman</span>, quando ascoltò, per la prima volta, nel 1924, una registrazione di Henry <span class="SpellE">Whitter</span>, uno dei primi artisti <span class="SpellE">country</span> a incidere un disco. Grazie a questo avvenimento, Pop decise di smetterla di suonare per intrattenere il vicinato e, determinato a provare all’America la sua superiorità come musicista, nel settembre 1924, con <span class="SpellE">autoharp</span> e armonica, viaggiò fino a New York, per registrare un disco – The Face <span class="SpellE">That</span> <span class="SpellE">Never</span> <span class="SpellE">Returned</span> / The <span class="SpellE">Sinking</span> <span class="SpellE">of</span> the Titanic (quest’ultima, divenne il suo primo grande successo e oggi è considerata un classico) – dando ufficialmente il via a una delle più importanti e prolifiche carriere del primo <span class="SpellE">country</span> (e più produttive: <span class="SpellE">Stoneman</span>, è infatti considerato uno degli artisti con il maggior numero di incisioni della prima decade del <span class="SpellE">country</span>, più di 200 tra il ‘25 e il ‘29). Nel 1926, chiamò a raccolta i numerosi figli (ne avrebbe avuti in tutto ventitré, ma solo tredici sopravvissero fino all’età adulta) e parenti con l’intento di mettere su una vera e propria <span class="SpellE">string</span> band: nacque così la leggendaria “<span class="SpellE">Stoneman</span> Family”, una delle più importanti famiglie del <span class="SpellE">country</span> (i più celebri prima dei Carter, che lui contribuì a rendere popolari nel 1927, aiutando Ralph <span class="SpellE">Peer</span> nella conduzione delle Bristol <span class="SpellE">sessions</span>, avvenimento importantissimo che portò alla nascita del <span class="SpellE">country</span> moderno, durante il quale fu scoperto anche <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span>). Ernest <span class="SpellE">Stoneman</span>, nato a <span class="SpellE">Monarat</span>, nella contea di Carroll (in Virginia), il 25 maggio del 1893, polistrumentista (suonava l’<span class="SpellE">autoharp</span>, l’armonica, la chitarra, il banjo nello stile <span class="SpellE">clawhammer</span> e lo scacciapensieri), valido compositore e talentuoso interprete, figura oggi tra i più importanti artisti del primo <span class="SpellE">country</span> e la sua fu una carriera leggendaria, che conobbe un pesante periodo di crisi durante la grande depressione (per anni, Pop e famigliari soffrirono la fame e si ridussero in miseria), per poi riprendere alla grande alla fine degli anni ‘40, non incontrando più ostacoli fino al 14 giugno del 1968, quando morì all’età di 75 anni; oggi riposa a Nashville, al Mount <span class="SpellE">Olivet</span> <span class="SpellE">Cemetery</span>. </span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-70341440547149343972018-05-21T17:50:00.000+02:002018-05-21T17:50:24.325+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Emmett Miller: il canto ubriaco che influenzò un genere<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Stella nata nei <span class="SpellE">Minstrel</span> Show </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">–</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> prima vera e propria forma teatrale nata negli Stati Uniti, i</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Minstrel</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Show erano un tipo di spettacolo consistente nell’unione di danza, musica, brevi scenette di natura comica e teatro di varietà, interpretato dai</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Blackface</span><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">, ovvero attori bianchi (o di colore) che si esibivano dipingendosi il volto di nero, come sfottò nei confronti della cultura afroamericana, che qui veniva offesa e rappresentata in maniera molto stereotipata; lasciando un attimo da parte gli aspetti razzisti di tali show, l’importanza di questi spettacoli fu quella di avvicinare la cultura (e la musica) bianca a quella nera, e di rivestire un importante ruolo nella nascita dell’industria discografica statunitense –,</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Emmett</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Miller fu un cantante di vaudeville che ottenne celebrità come menestrello</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Blackface</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">; sebbene oggi la sua immagine sia invecchiata male (e possa, in effetti, risultare abbastanza offensiva), indubbia è la sua importanza e influenza nel campo della musica</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">: infatti, la sua pionieristica interpretazione vocale in falsetto, fatta di singulti e</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">yodel</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">che estremizzavano e pigliavano per il culo il modo in cui i neri cantavano il blues, portò alla nascita del “canto ubriaco e singhiozzante” tipico del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">classico che, in seguito, sarebbe divenuto uno stereotipo del genere stesso, influenzando importantissimi e fondamentali musicisti come Hank Williams (il massimo interprete e compositore</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">di tutti i tempi, nonché uno dei più influenti cantautori americani di sempre),</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Jimmie</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Rodgers</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(il leggendario “</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Singing</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Brakeman</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">”, padre del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">moderno), Bob</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Wills</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(storico artista suonatore di violino folk, cofondatore del “Western Swing”, di cui ne è riconosciuto il “Re”, e leader dei Texas</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Playboys</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">, tra le formazioni più importanti della storia del</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">),</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Lefty</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Frizzel</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(primo interprete del capolavoro “Long</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Black</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Veil</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">” e cantante di grande influenza) o Merle</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Haggard</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(tra i musicisti</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">di maggior successo degli ultimi cinquant’anni, morto nel 2016). Nato il 2 febbraio del 1900 a Macon, in Georgia, registrò per la prima volta nel 1924 per conto della</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Okeh</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">; durante le sue esibizioni, si faceva accompagnare da una formazione jazz, conosciuta con il nome di “Georgia</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Crackers</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">”, che annoverava musicisti importanti come i fratelli</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Dorsey</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(Tommy e Jimmy; storici band-leader), Eddie</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Lang</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(padre della chitarra jazz) e Gene</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Krupa</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">(tra i batteristi più influenti della storia del jazz). Tornato nella sua Macon, dopo che il mondo l’aveva ormai scordato, vi morì il 29 marzo 1962; fu sepolto nel cimitero di Fort Hill. La sua canzone più celebre, importante e ricordata è indubbiamente la mitica “</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Lovesick</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Blues” (composta dalla coppia</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Cliff</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Friend / Irving</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Mills</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">e apparsa per la prima volta nel musical “Oh, Ernest” del 1922; Miller la incise nel 1928), resa immortale grazie all’interpretazione di Hank Williams (1949; suo primo singolo a raggiungere la posizione numero uno nella hit parade statunitense); vale la pena citare anche “I</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Ain</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">’t</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Got</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nobody</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">”, reinterpretata da Bob</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Wills</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">con i suoi Texas</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Playboys</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-38259150288798044572018-05-21T17:47:00.000+02:002018-05-22T13:12:11.082+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Clayton McMichen: il mago del fiddle<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="SpellE"><span style="font-family: "maiandra gd" , sans-serif;">Clayton</span></span><span style="font-family: "maiandra gd" , sans-serif;"> <span class="SpellE">McMichen</span> (26 gennaio, 1900), uno dei più grandi violinisti folk del primo <span class="SpellE">country</span>, creò uno stile innovativo e inconfondibile, che amalgamava musica campagnola e pop, con un approccio jazz ma un suono elegante e pulito. Cresciuto in una famiglia di musicisti (suo nonno era <span class="SpellE">banjoista</span> e suo padre violinista), cominciò ad appassionarsi alla musica fin dalla tenera età e, a undici anni, suo zio e suo padre gli insegnarono a suonare il violino; qualche anno dopo, nel 1918, formò la prima band di cui fece parte: gli <span class="SpellE">Hometown</span> <span class="SpellE">Boys</span>. Nel 1922, già virtuoso del proprio strumento, cominciò a farsi un nome tra gli appassionati, grazie alla partecipazione alla “Georgia <span class="SpellE">Old-Time</span> <span class="SpellE">Fiddlers</span>’ <span class="SpellE">Conventions</span>” di Atlanta, dove ottenne il secondo posto; in seguito, avrebbe partecipato ad altre manifestazioni, sempre con successo e vincendone molte. Il 18 settembre del 1922, esordì in radio con i suoi <span class="SpellE">Hometown</span> <span class="SpellE">Boys</span>, e il consenso di pubblico ottenuto, gli permise di abbandonare definitivamente la sua precedente attività di meccanico di automobili (cominciata nel 1913, dopo il trasloco dalla natia <span class="SpellE">Allatoona</span>, nella contea di <span class="SpellE">Cobb</span>, ad Atlanta), per dedicarsi completamente alla musica. Nel 1925 registrò per la prima volta come <span class="SpellE">bandleader</span> e l’anno seguente si unì ai leggendari <span class="SpellE">Skillet</span> <span class="SpellE">Lickers</span> di <span class="SpellE">Gid</span> <span class="SpellE">Tanner</span>, contribuendo parecchio a decretarne il successo (secondo alcuni critici, fu proprio la sua abilità come violinista a renderli tanto apprezzati) e, nel 1931, dopo lo scioglimento della band, formò i Georgia <span class="SpellE">Wildcats</span>, cui nome derivava da un appellativo affibbiatogli nel 1923 dalla stampa, in seguito alla vittoria del primo premio a un “<span class="SpellE">Fiddlers</span>’ Contest” a Macon. Carissimo amico del mitico <span class="SpellE">Jimmie</span> <span class="SpellE">Rodgers</span>, lo accompagnò più volte in tour e suonarono spesso insieme; proprio una canzone composta insieme, la celebre “<span class="SpellE">Peach</span> <span class="SpellE">Pickin</span>’ <span class="SpellE">Time</span> in Georgia”, divenne un importante successo dello storico “<span class="SpellE">Blue</span> <span class="SpellE">Yodeler</span>”. Il brano “<span class="SpellE">Sweet</span> <span class="SpellE">Bunch</span> <span class="SpellE">of</span> <span class="SpellE">Roses</span>”, uscito nel 1927, fu il suo primo grande successo commerciale, e il disco vendette più di 100.000 copie; la ballata “<span class="SpellE">My</span> Caroline Home”, incisa sotto lo pseudonimo di Bob <span class="SpellE">Nichols</span>, fu un’altra celebre hit. Si ritirò dalle scene nel 1955, per venire poi riscoperto negli anni 60, durante il periodo del folk revival; apparve nel 1964 al festival di Newport, e il successo ottenuto, lo stimolò a riprendere l’attività fino all’anno della sua morte, avvenuta il 3 o 4 gennaio del 1970 a <span class="SpellE">Battletown</span>, nel Kentucky. Il leggendario chitarrista <span class="SpellE">country</span> Merle <span class="SpellE">Travis</span>, inventore dell’<span class="SpellE">influentissimo</span> stile di chitarra conosciuto come “<span class="SpellE">Travis</span> <span class="SpellE">Picking</span>”, lo omaggiò con un LP dal titolo “The <span class="SpellE">Clayton </span><span class="SpellE">McMichen</span> Story”, registrato insieme a <span class="SpellE">Mac</span> <span class="SpellE">Wiseman</span></span>.</div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-65705677774676637432018-05-21T17:44:00.000+02:002018-05-21T17:44:49.111+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Charlie Poole: il banjoista infortunato<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Se negli anni ‘20 gli <span class="SpellE">Skillet</span> <span class="SpellE">Lickers</span> avevano rivali nel contendersi il ruolo di <span class="SpellE">string</span> band più popolare del decennio, quelli erano sicuramente i North Carolina <span class="SpellE">Ramblers</span> di Charlie <span class="SpellE">Poole</span>; tra i gruppi migliori e di maggior successo commerciale del primo <span class="SpellE">country</span>, potevano contare non solo sulla loro bravura di interpreti, ma anche sul carisma dello storico leader, un vero e proprio artista dannato, dedito al consumo smodato di alcolici e inventore di un’<span class="SpellE">influentissima</span> tecnica di banjo (essenzialmente, un finger <span class="SpellE">picking</span> eseguito con tre dita, ideato in seguito a un incidente avuto durante una partita di baseball – ne era un giocatore appassionato – in cui prese una palla senza il guantone; tale infortunio gli causò la rottura del pollice destro, con conseguente rigidità permanente alla mano), che avrebbe ispirato molti musicisti <span class="SpellE">bluegrass</span> e folk, nonché molti di coloro che poi si distinsero in tale strumento (nonostante, in realtà, non lo si possa considerare un vero e proprio musicista virtuoso, colpa anche dell’incidente). Nato a <span class="SpellE">Franklinville</span>, un tipico villaggio operaio dell’epoca situato nella contea di Randolph, il 22 marzo 1892, lavorò per la maggior parte della sua vita in un’industria tessile, prima di dedicarsi esclusivamente alla musica; divenne uno dei primi musicisti <span class="SpellE">country</span> ad ottenere grande popolarità grazie alle sue registrazioni (che vendettero molto bene), e la sua carriera non conobbe arresti durante la grande depressione (anzi: proprio in quel periodo, uscirono alcune sue importanti hit). L’alcol, la cattiva condotta e una vita dal lato sbagliato della strada, se lo portarono via presto: morì per un attacco di cuore, ovviamente dovuto al consumo smodato di alcolici, il 21 maggio del 1931.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: "Times New Roman", serif; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">I NORTH CAROLINA RAMBLERS: si formarono dall’incontro, nel 1917, di Charlie <span class="SpellE">Poole</span> e il violinista folk <span class="SpellE">Posey</span> <span class="SpellE">Rorer</span> (nato nella contea di Franklin, in Virginia, il 22 settembre 1981; morto per un attacco di cuore il 6 giugno del 1936, dopo che la grande depressione l’aveva costretto a ritirarsi della scena musicale, rendendolo un taglialegna), suo cognato (<span class="SpellE">Poole</span> ne aveva sposato la sorella nel 1918). Successivamente, intorno al 1925, si unì a loro un chitarrista di nome Norman <span class="SpellE">Woodlief</span>, sostituito, l’anno dopo, da Roy Harvey; <span class="SpellE">Woodlief</span>, che amava muoversi poco da casa per dedicarsi alla sua grande passione, il disegno, non era fatto per la vita vagabonda dei <span class="SpellE">Ramblers</span>, nonostante non abbandonò il mondo della musica fino alla seconda guerra mondiale. I <span class="SpellE">Ramblers</span> registrarono per la prima volta il 27 luglio del 1925, per la Columbia <span class="SpellE">Records</span> di New York; “The Girl I <span class="SpellE">Left</span> In <span class="SpellE">Sunny</span> Tennessee” fu la prima incisione, mentre “Don’t <span class="SpellE">Let</span> <span class="SpellE">Your</span> Deal Go Down Blues”, il primo successo. Dopo la morte di <span class="SpellE">Poole</span>, <span class="SpellE">Rorer</span> e Harvey continuarono l’avventura ancora per qualche anno, ma senza lo stesso successo. </span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-2163514173593795812018-05-21T17:42:00.000+02:002018-05-21T17:42:59.934+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Charley Patton: bimba, cavalca il pony!<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Probabilmente il più importante esponente del <span class="SpellE">pre-war</span> blues (il blues prima della seconda guerra mondiale, per intenderci), <span class="SpellE">Charley</span> (o Charlie, come lo pronunciava lui) Patton fu il padre del Delta Blues, ovvero la corrente più celebre di tutto il blues, che influenzò direttamente il rock, e di cui fanno parte alcuni dei bluesman più famosi. Se consideriamo l’influenza e l’impatto che il blues del Delta (si chiama così perché nato nel Delta del Mississippi, una regione degli Stati Uniti situata tra Memphis e <span class="SpellE">Vicksburg</span>) ha avuto sulla musica popolare del ‘900, allora sarebbe giusto considerare Patton uno dei musicisti più importanti e influenti della storia della musica americana. Patton codificò ufficialmente lo stile del Delta, e lo rese popolare in tutta la nazione, influenzando </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">– </span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">direttamente o indirettamente </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">–</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> tutti i musicisti della stessa corrente dopo venuti. Grandissimo interprete vocale dalla caratteristica (e potentissima: si dice lo si potesse udire cantare anche da grandi distanze </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">– </span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">500 metri, dicono alcuni </span><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: Maiandra GD, sans-serif;">–</span></span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">, senza l’ausilio di un sistema di amplificazione) voce roca, che ebbe schiere di imitatori (</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Howlin</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">’</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Wolf</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">, ad esempio), e originale strumentista</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">specializzato nella poliritmia (il suo modo di suonare la chitarra, con accordatura aperta in sol, alla spagnola</span><span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">{1}</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">, ha fatto storia: era solito poggiarla in grembo con la parte superiore del corpo rivolta verso l’alto – stile hawaiano, corrente musicale che lo influenzò parecchio, Joseph Kekuku e Frank Ferera su tutti – e, mentre suonava, con una mano faceva schioccare le corde basse dello strumento, mentre con l’altra faceva scorrere la lama di un coltello o un tubo di ottone lungo il manico, concludendo i versi delle strofe con note a imitazione della voce; tutto questo generava una tecnica che, al contempo, riusciva ad essere sia melodica che percussiva</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">), era anche un grande intrattenitore, e certe sue performance anticiparono gli istrionismi di</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">T-Bone</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Walker</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">e Jimi Hendrix (si esibiva, ad esempio, suonando la chitarra dietro la schiena, la testa, o sotto le ginocchia). Nacque a</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Hinds</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">County (Mississippi), vicino alla città di Edwards, e visse la maggior parte della sua vita a</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Sunflower</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">County, nel Delta; la data di nascita è incerta (la più accreditata è 1891, ma alcune fonti riportano 1881, 1885 o 1887). La sua prima seduta di registrazione, tenutasi a Richmond (Indiana) nel 1929, produsse alcuni capolavori seminali della storia del blues, come “Pony Blues”, fondamentale tassello della storia della musica del ventesimo secolo. Fu anche un grande interprete di spiritual e gospel, e registrò vari brani accompagnato da un violinista. Assuefatto all’alcool, morì di infarto il 28 aprile 1934 in una piantagione vicino a</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">Indianola</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">(sul certificato di morte, l’infarto è attribuito a un difetto della valvola mitrale).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 12pt;">NOTE:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1} </span><span class="SpellE"><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Charley</span></span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> Patton suonava anche con accordatura aperta in re (<span class="SpellE">Vestapol</span>), e con accordatura standard nelle tonalità (key) di mi, do, fa, la; non sempre utilizzava la tecnica slide.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-85006529420042547452018-05-21T17:38:00.000+02:002018-05-21T17:38:55.355+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO COUNTRY – Carl T. Sprague: il primo cowboy della musica moderna<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Nato il 10 maggio 1895 a Houston, in Texas, </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Sprague</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> fu uno dei primi cantanti di ballate cowboy ad ottenere un grande successo in tutta la nazione, e la sua importanza fu quella di rendere celebre, nell’immaginario della musica </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">, la figura del cantante vestito da cowboy (fu infatti uno dei primi ad adottare tale look: ciò gli valse il soprannome di “The </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Original</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Singing</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> Cowboy”), influenzando le successive icone del genere; </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Sprague </span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">può quindi essere considerato per il </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> maschile, l’equivalente di </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Patsy</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> Montana per quello femminile. Cresciuto in una fattoria, fin da piccolo si appassionò alle malinconiche arie delle canzoni cowboy tradizionali (ascoltate durante le notti di veglia in campagna, attorno a un fuoco) e, imparato a suonare la chitarra, cominciò a proporle lui stesso davanti a un pubblico. Negli anni del college, frequentato al “Texas </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">A&M</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">”, si fece le ossa suonando in una band e, successivamente, divenne il conduttore di un programma radiofonico settimanale, insegnante di atletica e prestò servizio durante la prima guerra mondiale; si laureò nel 1922. Nel 1924, il leggendario Vernon </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Dalhart</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">, aveva ufficialmente dimostrato come il </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">country</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> potesse essere la nuova forma di espressione musicale di enorme successo commerciale e quindi, il nostro, folgorato dal capolavoro “The </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Prisoner’s</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Song</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">”, dopo un periodo passato come occasionale cantante per qualche programma radio, decise di fare il grande passo: cercare un’etichetta disposta ad incidergli un disco; tale onore spettò alla Victor che, nel 1925, lo volle a </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Camden</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> (New Jersey) per registrare del materiale. La seduta produsse dieci brani e il primo disco rilasciato (lo storico “</span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">When</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> The </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Work’s</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">All</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Done</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">This</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Fall</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">” / “Bad </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Companions</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">”) ottenne un grandissimo successo, vendendo più di 900.000 copie. Rimase alla Victor fino al 1929, rilasciando in tutto 33 canzoni. Nel 1930 si trasferì nella città di Bryan, situata a Brazos County, in Texas (dove poi sarebbe morto nel 1979), smettendo ufficialmente di registrare; venne riscoperto durante gli anni del folk revival e, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, apparve come esecutore in varie manifestazioni a tema. Tra i suoi più grandi successi, figurano un’intensa versione di “The </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Dying</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> Cowboy” (hit del 1926), “The </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Two</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;"> </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Soldiers</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">” e “The Boston </span><span class="SpellE" style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">Burglar</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 16px; text-align: justify;">”.</span></span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-28459787314805170122018-05-21T17:33:00.000+02:002018-05-21T17:33:57.747+02:00CANZONI TRADOTTE – Ritratto sul muro (Picture On the Wall – Carter Family)<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">C’è un vecchio e sbiadito ritratto sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">È appeso lì da molti anni<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">È il ritratto di mia madre<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Nessuno può prendere il suo posto<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Su quel muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">RIT:<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Sul muro, sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Sul muro, sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Quanto amo quel vecchio ritratto sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Il tempo passa in fretta<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Mentre chino il capo e piango<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Perché so che rincontrerò mia madre<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Prima o poi<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Sì, sono diventata madre a mia volta<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Ho messo su la mia piccola famiglia<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">So di amare i miei figli alla follia<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Più di quanto ogni lingua possa dire<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Ma non mi separerò mai<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Da quel ritratto sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">RIT<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Da quando ho perso mia madre, anni fa<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Nessuno ha mai saputo<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Quello che ho dovuto passare<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">E mentre la mia chitarra piange questi accordi<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Prego il Signore<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Che mi lascino tenere quel ritratto sul muro<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">RIT</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-18927700344633010722018-05-21T17:32:00.000+02:002018-05-21T17:32:20.607+02:00CANZONI TRADOTTE – Il blues del barrel house (Barrel House Blues – Ma Rainey)<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Ho il blues del <span class="SpellE">barrel</span> house, sono sempre a bocca asciutta<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Ho il blues del <span class="SpellE">barrel</span> house, sono sempre a bocca asciutta<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Non posso bere <span class="SpellE">moonshine</span>(*), perché ho paura di morire<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora il suo Sherry, mammina adora il suo porto<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora il suo Sherry, mammina adora il suo porto<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora ballare lo shimmy, mammina adora fare sport<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora il suo bourbon, mammina adora il suo gin<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora il suo bourbon, mammina adora il suo gin<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Paparino adora le sue puttane, mammina adora i suoi amanti<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">(*)Distillatore di alcolici clandestino, che esercita illegalmente l’attività di produttore di bevande alcoliche</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-48679181565703515642018-05-21T17:31:00.000+02:002018-05-21T17:31:07.358+02:00CANZONI TRADOTTE – La canzone del prigioniero (The Prisoner’s Song – Vernon Dalhart)<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Oh, desidero qualcuno che mi ami<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Qualcuno a cui appartenere<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Oh, desidero qualcuno con cui vivere<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Perché sono stanco di vivere solo<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Oh, per favore, incontrami stanotte al chiaro di luna<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Ti prego, incontrami stanotte da solo<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Perché ho una triste storia da raccontarti<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Una storia mai narrata prima d’ora<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Domani sarò condotto alla nuova prigione<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Lascerò la mia povera amata tutta sola<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Attorno a me solo fredde sbarre<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">La mia testa riposerà su un cuscino di pietra<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Se adesso avessi un grande vascello sull’oceano<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Intarsiato d’oro e d’argento<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Prima che il mio tesoro cominci a soffrire<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">L’ancorerei e lo venderei<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Se adesso avessi le ali come un angelo<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Volerei oltre le mura di questa prigione<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">E volerei tra le braccia della mia amata<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif; font-size: 14pt;">Dove sarei disposto a morire</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4498988695838901916.post-75170062241677819352018-05-21T17:28:00.000+02:002018-05-21T17:28:39.916+02:00LE LEGGENDE DEL VECCHIO BLUES – Blind Willie Johnson: il pianto del predicatore<div class="MsoNormal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi <span class="SpellE">Valgimigli</span> (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nato vedente a <span class="SpellE">Pendleton</span> (vicino a <span class="SpellE">Temple</span>, nel Texas) nel 1897, <span class="SpellE">Willie</span> <span class="SpellE">Johnson</span> divenne cieco a soli sette anni, quando la matrigna (la vera madre era morta tre anni prima) gli lanciò negli occhi della liscivia caustica, per ripicca nei confronti del padre, scappato con un’altra donna (questo fatto, comunque, non è accertato, e si basa su alcune testimonianze del periodo). Cominciò a suonare fin da piccolo, all’età di cinque anni, quando si costruì una chitarra con una scatola di sigari. La sua musica, figura tra le più alte e intense espressioni del Texas Blues, di cui fu uno tra i migliori esponenti. La sua grandiosa tecnica alla chitarra slide (suonata, si dice, con la lama di un coltello da tasca), e la sua magnifica voce roca e potente, l’hanno reso uno dei più grandi e influenti bluesman di sempre. Considerato uno dei maggiori cantanti gospel e spiritual del suo tempo, le sue canzoni trattavano molto spesso temi religiosi; non a caso, il nostro, era un predicatore. Nel suo repertorio figurano opere d’arte come “Dark <span class="SpellE">Was</span> The Night, <span class="SpellE">Cold</span> <span class="SpellE">Was</span> The Ground” (1927; inclusa nel disco d’oro “<span class="SpellE">Voyager</span> Golden Record” e spedita nello spazio nel 1977 con le due sonde spaziali del “Programma <span class="SpellE">Voyager</span>”), “<span class="SpellE">Jesus</span> <span class="SpellE">Make</span> Up <span class="SpellE">My</span> <span class="SpellE">Dying</span> <span class="SpellE">Bed</span>” (1928; ripresa e rivisitata da Bob Dylan nel suo primo omonimo album del 1962, dopo essere passata nelle mani di Patton nel ‘29 e di <span class="SpellE">Josh</span> White nel ‘33), o “John The <span class="SpellE">Revelator</span>” (1930; in cui canta anche la moglie <span class="SpellE">Willie</span> Harris, cosa che avviene in altre registrazioni)<span style="color: red;">{1}</span>. Registrò in tutto 29 canzoni<span style="color: red;">{2}</span>, in cinque sedute per la Columbia <span class="SpellE">Records</span> tra il 1927 e il 1930. Morì a <span class="SpellE">Beamount</span> (Texas) il 18 settembre 1945, dopo aver contratto la malaria; non aveva altro posto dove andare a dormire, e fu costretto a vivere nelle rovine della sua casa, rasa al suolo lo stesso anno, finché non si ammalò.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">NOTE:<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{1} </span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Nei brani “Dark <span class="SpellE">Was</span> The Night...” e “John The <span class="SpellE">Revelator</span>” ho riportato la data di registrazione, mentre in “<span class="SpellE">Jesus</span> <span class="SpellE">Make</span> Up <span class="SpellE">My</span> <span class="SpellE">Dying</span> <span class="SpellE">Bed</span>” ho riportato quella di pubblicazione.</span><span style="font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="Normal" style="background-color: #ffcc99; font-family: Calibri, sans-serif; line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: red; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">{2} </span><span class="SpellE"><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;">Blind</span></span><span style="background: yellow; font-family: "Maiandra GD", sans-serif;"> <span class="SpellE">Willie</span> <span class="SpellE">Johnson</span>, in realtà, registrò 30 canzoni, ma siccome una di queste è stata incisa due volte (“<span class="SpellE">You</span>’re Gonna <span class="SpellE">Need</span> <span class="SpellE">Somebody</span> On <span class="SpellE">Your</span> Bond”), nel testo ho scritto 29.</span></div>
Gianluigi Valgimiglihttp://www.blogger.com/profile/01584758298700586445noreply@blogger.com0