mercoledì 30 maggio 2018

GOFFREDO "FRED" MARIANI: chi era costui? Intervista a Sebastian Mariani, nipote della voce originale di "Romagna mia"


Goffredo, detto “Fred”, Mariani, è stato il primo a cantare “Romagna mia” su disco, nel 1954, ma, nonostante la canzone sia considerata una delle più famose e conosciute ballate folk in lingua italiana di sempre, nulla si sa, se non il nome, di questa fantomatica prima voce; nell’articolo che segue, avrete modo di leggere un’interessante intervista a Sebastian Mariani, nipote di Goffredo, unico parente ancora in vita a portare il suo cognome. Questa è la prima volta in assoluto che qualcuno dedica un articolo allo sconosciuto Fred, perciò leggetelo con attenzione! L’intervista si è svolta sabato 26 maggio 2018, alle ore 21, a casa di Sebastian e Nadia, sua madre, che ringrazio immensamente per aver fatto da supporto al figlio, aiutandolo a ricordare.

Cosa provi nel sapere che tuo nonno è la voce originale di “Romagna mia”?
Mi sento fiero del fatto che mio nonno abbia prestato la sua voce, contribuendo in questo modo alla registrazione del brano: è una cosa che ti fa sentire orgoglioso! Diciamo poi che, il sentire la sua voce nella canzone, mi dà l’impressione di sapere qualcosa in più su di lui, mi fa sentire vicino a lui.

Hai qualche ricordo di tuo nonno, qualche interessante aneddoto da raccontare, l’hai mai conosciuto?
No, non l’ho mai conosciuto, mai visto di persona, solo in foto; dovrebbe essere morto nel 1986 o nel 1987 per un tumore, ed è sepolto a Meldola, nella tomba di famiglia. Vedi, la questione è delicata, ci sono stati tanti litigi di mezzo… è un discorso privato in famiglia, mio babbo non ne ha mai parlato molto, non ha mai voluto dire troppo. Quel poco che so riguardo a lui, è quello che mio babbo ha raccontato a mia mamma, o quello che hanno detto anche i miei zii.

Sono cose che si possono dire, o devono rimanere private?
Mah… era un gran giocatore d’azzardo, si è giocato tutti i soldi. Ha avuto in tutto tre figli: Mauro, mio padre, e, con un’altra donna, due figli, Maurizio e Andrea; in generale, posso dirti che non è mai stato un gran padre… Forse sarà anche stato un bravo cantante, ma come padre era decisamente poco presente: oggi non viene ricordato con grande affetto e i due figli rimasti (mio babbo è venuto a mancare anni fa), hanno il cognome della madre, Gina, non il suo. Diciamo che, con questo problema del gioco d’azzardo, si era indebitato un po’ troppo… Ricordo inoltre che aveva un fratello, era un prete, ed esercitava a Ricò, dopo Meldola.

So che tempo fa, per il cinquantesimo di “Romagna mia”, andasti a ritirare un riconoscimento dalla famiglia Casadei a tuo nonno: vuoi parlarmene dettagliatamente?
Beh, la famiglia Casadei ha deciso di darmi una targa. Tutto è partito da Arte Tamburini – morta nel dicembre 2017; nella registrazione originale di Romagna mia era la seconda voce [N.d.R.] –, la quale ha fatto una ricerca aiutata dal sindaco di Forlì, suo amico, e, probabilmente, tramite l’ufficio anagrafe hanno rintracciato l’unico figlio che portasse il cognome Mariani; a questo punto, hanno contattato me e mia madre, e noi abbiamo risposto che ormai mio padre se ne era andato per un tumore, però le abbiamo anche detto che Goffredo aveva altri due figli, e a quel punto lei ha risposto: “Va bene, se li volete invitare, fatelo pure”, ma poi, solo Andrea, il quale voleva ritirare la targa con me, ha accettato l’invito, anche se, durante la premiazione, non era presente sul palco, perché arrivò in ritardo. Quindi ero da solo lassù, con gli occhi di tutti puntati addosso; anch’io potevo scegliere se presentarmi o meno, ma ho deciso di accettare e la cosa mi ha fatto molto piacere. È stato nel 2004, avevo 13 anni. Non è stato male stare sopra a un palco, sotto i riflettori; forse è anche un po’ imbarazzante, ma non è male, è una cosa unica, mi sono sentito euforico… un po’ anche timido, a dirla tutta, perché sai, davanti a tante persone, ripreso dalle telecamere… C’era abbastanza gente e mi hanno pure messo in tv, sul canale 9, dopo una settimana: ricordo che all’epoca registrai l’intera trasmissione su VHS. La manifestazione, in tutto, è durata 2/3 ore, hanno chiamato tutti quelli che hanno lavorato con Secondo Casadei e hanno fatto anche molta musica.

Hai mai ascoltato la versione originale di “Romagna mia”, quella del ‘54? Se sì, cosa ne pensi dell’interpretazione di tuo nonno?
Certo, possiedo un cd in cui è presente, regalatomi l’anno scorso da Riccarda Casadei, la figlia di Secondo. Per me ha cantato bene, è stata una bella interpretazione passionale, in linea con i tempi, sincera e spontanea. Quando hanno fatto l’incisione, mio padre, all’epoca bambino, era presente, e disse che si tenne in una chiesa sconsacrata.

Qual è la versione di “Romagna mia” che preferisci? L’originale del nonno o le successive?
Allora, comincio dicendo che questo è un genere di musica che ascolto di rado, quindi forse non possiedo le giuste conoscenze per valutare le varie versioni; diciamo che, quando ascolto quella di mio nonno, mi viene più nostalgia, perché c’è di mezzo l’interpretazione di un mio parente stretto, quindi, emotivamente parlando, la prima è quella che mi trasmette di più, che preferisco. È cantata con molto trasporto.

Tuo nonno è stato il primo a cantare la canzone romagnola più famosa di sempre, l’inno nel mondo della nostra terra, ma, paradossalmente, è pressoché sconosciuto: hai intenzione di fare qualcosa per farlo conoscere di più, ricordare in futuro?
Lo vorrei molto, mi piacerebbe, ma non credo di poter fare troppo. Sapendo che sono così tanti ad ascoltare queste musiche, che si appassionano e vorrebbero studiare meglio il mondo della musica romagnola, avrei il desiderio di poter fornire qualche informazione aggiuntiva, ma purtroppo, più di ciò che ho detto, non so… Mi viene una gran rabbia se penso che tutti conoscono “Romagna mia”, tutti la cantano, ma nessuno sa che è stato mio nonno a interpretarla su disco per la prima volta; anzi, nessuno sa chi fosse mio nonno e l’importanza che ha avuto per la musica romagnola. Mi dà un senso d’insoddisfazione… Cavoli, una canzone così famosa, e non c’è in giro nessuna informazione, manco un cenno biografico, un po’ di background, sul suo primo interprete! Si conosce solo il nome e basta. Le incisioni con la sua voce, sono più di una, non ha cantato solo “Romagna mia” per Casadei; in più, all’epoca, mise anche su un complessino, di cui però non so il nome… non so nemmeno se abbiano mai registrato qualcosa, tutto ormai è andato perduto… Un vero peccato! Poi, bisogna anche dire che è stato un caso, o il destino, che fosse proprio mio nonno a cantare “Romagna mia”, perché venne chiamato all’ultimo per sostituire il cantante dell’orchestra, che si era ammalato.

Bene, Sebastian, direi che è tutto: ti ringrazio immensamente per il tempo concessomi!
E io ringrazio molto te, per essere interessato a parlare pubblicamente su internet, per la prima volta, di mio nonno; spero proprio che articoli come il tuo, riaccendano l’interesse nei confronti della cosa.


Sebastian Mariani con alcune foto di nonno Goffredo

Goffredo "Fred" Mariani

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